L’operazione al “Centro Sociale Rivolta” è collegata alle indagini relative all’occupazione della raffineria Eni di porto Marghera avvenuta lo scorso 12 settembre
MARGHERA – È in corso in questi minuti un blitz delle forze di polizia all’interno del “Centro Sociale Rivolta” a Marghera. Decine di poliziotti e carabinieri sono entrati all’alba per perquisire la struttura.
Carabinieri, Agenti della Polizia in assetto antisommossa e militari della Guardia di Finanza, decine di camionette stanno bloccando il piazzale davanti al centro sociale. Secondo i militanti del rivolta, si tratterebbe di un’operazione collegata alla manifestazione del 12 settembre all’Eni. Molti gli attivisti che stanno presidiando il piazzale.
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Secondo quanto riportato da Il Gazzettino, pare che “gli agenti stiano cercando riscontri alle ultime effrazioni ed occupazioni agli stabilimenti Veritas e alla raffineria dell’Eni del settembre scorso a Porto Marghera”.
“Circa 200 attivisti della rete «Rise Up 4 Climate Justice» avevano fatto irruzione all’interno della Bioraffineria Eni, vestiti con tute bianche, forzando un portone in legno della recinzione”. L’azienda subito dopo il fatto aveva denunciato gli atti vandalicì alla magistratura. La denuncia del Centro Sociale su Facebook sta diventando virale in pochi minuti.
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