Il freddo ormai è sempre più vicino e ovviamente, in tutte le case, c’è chi comincia a fare uso di stufe e riscaldamento. Una stagione ideale per usufruire dei caldi comfort di casa, ma anche una vera e propria lotta ai consumi e alle bollette super salate.
Ma come fare per tenere il riscaldamento acceso senza spendere un occhio della testa? Il consiglio più comune è quello di non lasciare aperte finestre e porte. Ma non solo. Può capitare che, soprattutto nel caso di abitazioni vecchie, gli infissi siano pieni di spifferi.
In questo caso, è consigliabile chiudere bene le tapparelle esterne in modo che il calore non fuoriesca dalle mura di casa.
La temperatura in generale non dovrebbe superare i 25 gradi. Secondo le buone norme, infatti, bisogna evitare che si vengano a creare dei balzi di temperatura troppo eccessivi. Meglio mantenere una temperatura che sia sui 20-22 gradi.
Bisogna fare attenzione anche a quanto si accendono i riscaldamenti quotidianamente. A tal proposito è sconsigliato l’accensione anticipata dei riscaldamenti, ad esempio, per fare in modo che ad attenderci ci sia un piacevole calduccio.
L’accensione anticipata è considerata un vero e proprio spreco sia in termini di energia che di soldi.
Un’altra abitudine sbagliata è quella di tenere nascosti i termosifoni con tende e divani. In questo modo, infatti, sembra che il processo di riscaldamento venga ostacolato. Il calore tenderà a propagarsi con molta lentezza in tutta la stanza.
Per evitare che si spenda un botto per il riscaldamento, bisogna anche tenere conto della manutenzione e il controllo dell’impianto. Quando non ci sono incrostazioni di calcare, infatti, l’intero impianto consuma molto meno.
Per non spendere troppo in riscaldamento, bisogna tenere conto anche degli orari. Quando l’abitazione è efficiente, il calore che si viene ad accumulare quando l’impianto è acceso resta anche in fase di spegnimento.
Esiste anche un tempo massimo per tenere accesi i riscaldamenti. Nella zona E, ovvero al Nord e nelle zone montane, si possono tenere accesi per 14 ore. Nella zona B, ovvero nel Sud Italia, si possono tenere accesi per 8 ore.
Per riscaldare meglio la tua abitazione, puoi anche installare pannelli riflettenti tra termosifone e muro. Si tratta di una soluzione ottima quando il termosifone è incassato nella parete, riducendo anche il grado di isolamento.
Si può usare anche un semplicissimo foglio di carta stagnola per fare in modo che non ci siano troppe dispersioni di calore verso l’esterno.
Chi ha la possibilità farebbe bene ad installare dei cronotermostati o dei sensori di presenza in modo da poter regolare, anche a distanza, la temperatura di ogni singola stanza, decidendo anche il tempo di accensione dei riscaldamenti. In questo modo, si eviteranno anche gli sbalzi di potenza che non dipendono da noi.
Infine, si possono anche installare delle valvole termostatiche.
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Si tratta di apparecchiature studiate per regolare il flusso dell’acqua calda all’interno dei termosifoni e, quindi, di non superare la temperatura che è stata impostata in precedenza. In questo modo i consumi si possono ridurre fino al 20%.
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