Paracetamolo: che cos’è, come e quando assumerlo

Il paracetamolo, usato comunemente per abbassare la temperatura corporea, è un farmaco che non manca mai nelle nostre case. Quando assumerlo?

paracetamolo
compresse di paracetamolo
(gettyimages)

Il Paracetamolo agisce sul sistema nervoso alterando la percezione del dolore da parte dell’organismo. Il processo è effettuato tramite i ricettori della serotonina, degli oppioidi e dei cannabinoidi. Esso è quindi un analgesico, poiché inibisce il dolore e un antipiretico, perché inibisce i processi infiammatori, andando ad abbassare la temperatura corporea. Il farmaco viene quindi utilizzato principalmente per contrastare dolori che si presentano in misura lieve o comunque moderati. Quindi: mal di testa, fastidi muscolari, raffreddamento, mal di denti, mal di schiena o per quanto riguarda le donne, per contrastare il ciclo mestruale. L’uso che però rimane più frequente è quello legato all’ abbassamento della temperatura corporea. Ultimamente si parla molto degli effetti collaterali di questo farmaco e del suo effetto sul nostro corpo. Ovviamente l’abuso quando si tratta di farmaci va sempre evitato. Vediamo come assumerlo e come comportarci per quanto riguarda controindicazioni.

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Come assumerlo e con quali accortezze

Il paracetamolo viene somministrato per via orale: compresse, compresse masticabili, capsule, soluzioni o comprese che si sciolgono in bocca. Anche la forma per via rettale, tramite supposte, è possibile. La prima cosa a cui fare attenzione quando lo assumi è controllare bene i farmaci in cui è contenuto (visto che si trova all’interno di molti farmaci). Se assumi più medicinali, consulta sempre il tuo medico. Il rischio per la nostra salute arriva infatti se si ingeriscono più di 8 compresse (o bustine) da 500mg. Quindi non più di 4 grammi al giorno, il dosaggio massimo tollerato da un adulto è solitamente questo. In più ricorda di evitare di bere alcool se hai assunto del paracetamolo o comunque non superare un massimo di 2 dosi al giorno. L’alcool può aumentare sostanzialmente danni legati al fegato.

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Effetti collaterali

Il paracetamolo è un farmaco molto maneggevole ed è solitamente molto ben tollerato dalle dosi terapeutiche. E’ ovviamente possibile che, come nel caso di tutti i farmaci, possano verificarsi effetti indesiderati in seguito alla sua assunzione. Tra gli effetti collaterali maggiori ci sono quelli che riguardano il fegato. L’assunzione eccessiva di paracetamolo può infatti danneggiare significativamente il nostro fegato. Tra gli altri “problemi” che può comportare troviamo principalmente sfoghi cutanei: arrossamenti della pelle, formazioni di vesciche, orticaria, prurito, oppure difficoltà nella deglutizione o nelle vie respiratorie. Ovviamente qualora si manifestasse anche solo un sintomo di questi appena elencati è necessario contattare immediatamente un medico. Solitamente questi effetti si presentano se si assumono dosi maggiori al grammo di quelle indicate precedentemente (4 grammi). In caso si faccia uso di una singola dose di 10-15g di paracetamolo si tratta di avvelenamento da sovradosaggio e l’effetto collaterale a cui si va incontro è quello della tossicità renale. Tuttavia tale tossicità risulta comunque minore rispetto a tutti gli altri farmaci utilizzati per il trattamento di dolore.

compresse
compresse (gettyimages)

Perciò se usato nelle dosi opportune e con le dovute accortezze, il paracetamolo è un nostro alleato contro dolori che comunemente ci colpiscono.

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