Se i casi di contagio da Covid-19 ed i ricoveri in terapia intensiva non dovessero diminuire, il Governo potrebbe valutare un nuovo lockdown.
L’ombra di un secondo lockdown, dopo quello disposto in primavera, continua ad aleggiare sul nostro Paese, considerato il costante aumento dei casi da contagio da Covid-19 che si registra quotidianamente. In molti, tra esperti ed istituzioni, hanno scongiurato tale ipotesi che, però, nelle ultime ore sembrerebbe concretizzarsi sempre di più. Nella giornata di oggi è previsto un incontro tra il Governo e le Regioni che potrebbe rivelarsi cruciale in tal senso. Decisivi potrebbero essere i prossimi sette giorni, dopo i quali, in assenza di risultati dei provvedimenti già presi, potrebbe arrivare una nuova stretta.
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Se l’impennata della curva dell’epidemia non dovesse attenuarsi, ma addirittura continuare a crescere, il Governo potrebbe valutare nuove chiusure. Le prime potrebbero essere esaminata già oggi, nel corso dell’incontro fissato con le Regioni. L’aumento dei casi, dei ricoveri in ospedale ed in terapia intensiva avrebbe messo in allarme le istituzioni che studiano, dunque, un piano d’azione per limitare i contagi.
Stando a quanto riporta Il Corriere della Sera, potrebbero risultare decisivi i prossimi sette giorni, dopo i quali, se i provvedimenti disposti non dovessero portare a risultati concreti, il Governo potrebbe anche decidere di imporre un coprifuoco esteso per tutto il Paese, o addirittura una sorta di nuovo lockdown. Quest’ultimo, nello specifico, consentirebbe l’uscita dalle proprie abitazioni solo per “attività essenziali“, ossia per andare a scuola o al lavoro, a cui si aggiungono quelle già consentite durante il lockdown della primavera.
Come scrive Il Corriere, il premier sarebbe non favorevole ad un lockdown nazionale, possibilità non esclusa dal Ministro della Salute Speranza che valuterebbe una chiusura per due settimane in modo da far rifiatare il Sistema Sanitario.
Al momento pare che sia stiano valutando soluzioni e misure crescenti in base all’andamento della curva dei contagi, ma il tutto potrebbe essere compromesso dai ricoveri in terapia intensiva, che ieri erano poco meno di mille (992). Superando la soglia del 2.300 ricoveri, scrive Il Corriere, il coprifuoco alle 21 che scatterebbe se tra 7 giorni non scendono i contagi, potrebbe far spazio ad nuovo lockdown.
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Intanto, si stanno valutando quelle che potrebbero rientrare nelle “attività non essenziali”. A rischio pare vi possano esserci palestre, piscine ed anche sale giochi.
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