Nei guai 4 persone: sono stati arrestati in quanto sorpresi a realizzare banconote false in taglio da 20 euro, mediante una vera e propria stamperia “artigianale”
SAN LAZZARO DI SAVENA (BOLOGNA) – Due coppi sono nei guai dopo essere stati sorpresi dalla Polizia per aver messo in piedi nella propria abitazione una vera e propria stamperia artigianale, dotata di una pressa, numerosi cliché tipografici riproducenti tutti i tagli di banconote in euro, solventi, ologrammi e carta cotonata. Sono state rinvenute banconote contraffatte per un controvalore di circa 35mila euro.
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L’attività è stata appena resa nota ma il blitz nelle campagne di San Lazzaro di Savena è avvenuto nel pomeriggio del 21 ottobre, per opera dei Carabinieri del Reparto Operativo del Comando per la Tutela della Salute di Roma, che hanno eseguito perquisizioni disposte dalla Procura di Siracusa, coadiuvati da personale del Nas di Bologna, delle compagnie di San Lazzaro di Savena e di Chioggia Sottomarina (Venezia), con la collaborazione del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria.
Nella loro casa anche sostanze stupefacenti
Durante il controllo a sorpresa sono stati arrestati in flagranza un 42enne di San Lazzaro di Savena (Bologna) e di un 45enne di Dolo (Venezia) con le rispettive mogli, il tutto mentre realizzavano banconote false in taglio da 20 euro. La perquisizione nell’abitazione del bolognese ha permesso di rinvenire e sequestrare non solo altre banconote false di vario taglio, ma anche un vero e proprio laboratorio domestico per la produzione di sostanze stupefacenti nonché circa 36 grammi di hashish e ben 300 chili circa di varie sostanze in polvere e cristalli contenute in barattoli e sacchi.
I due uomini e le rispettive compagne, in attesa delle ulteriori determinazioni della Procura di Siracusa, sono stati arrestati a vario titolo per detenzione illegale di sostanze stupefacenti, detenzione di sostanze in modo pericoloso per la salute, falsificazione di monete e detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete.
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Sono stati rinchiuse nelle case circondariali di Venezia e Bologna a disposizione delle competenti autorità giudiziarie, in attesa dell’udienza di convalida che ci sarà nei prossimi giorni.
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