Il paese è in affanno e cerca di trovare l’equilibrio tra economia e sanità ma nessuno si azzarda a ipotizzare l’unica soluzione possibile
Il paese è in affanno sotto il profilo sanitario. Il contagio ha ripreso a correre forte. Un’accelerata che ha preso alla sprovvista un po’ tutti, dal Governo ai governatori delle regioni. L’estate ha illuso, complice anche un settembre vicino alla tendenza estiva sulla diffusione del contagio. Da ottobre in poi, invece, una accelerata incredibile. Basta pensare che dalla media dei 20 morti al giorno per Covid-19 dei primi giorni di ottobre, si è passati ai cento di questi giorni. In venti giorni quintuplicati in media le perdite di vite per coronavirus. Eppure si continua a cercare di evitare il lockdown, unica strada percorribile per alleggerire le strutture sanitarie di alcune regioni. C’ il nodo economia, sostegni che non sono possibili per tutte le categorie che dovrebbero fermarsi. “Un nuovo lockdown è da evitare con tutte le forze”, afferma il premier Giuseppe Conte da tempo.
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Il problema sono i soldi o probabilmente la ricchezza prodotta, quel pil che è il riferimento principale della finanza statale. Si cerca di non arrestare il tutto ma se questo deve avere come prezzo la morte di centinaia di persone al giorno forse sarebbe opportuno valutare ciò che nessuno, giornalisti compresi, si azzarda nemmeno a chiedere nelle varie conferenze stampa del premier. Secondo il BCG “Global Wealth 2020: The Future of Wealth Management—A Ceo Agenda, l’Italia è il nono paese al mondo per ricchezza finanziaria. C’è un risparmio finanziario di 5300 miliardi di dollari. E non è finita. Sono 400 mila gli italiani milionari. Il dato fa riferimento a persone italiane che hanno almeno 1 milione di risorse finanziarie. Altro dato importante, il numero di persone che detengono un patrimonio di oltre 100 milioni: in Italia sono ben 1700.
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Ci si chiede a fronte di una quota tale di milionari per quale motivo non agire tassando di una percentuale minima, al di sotto del 5%, per finanziarie un secondo lockdown. Una sorta di operazione che appare così sconvolgente da non essere mai nemmeno ipotizzata nonostante gli innumerevoli programmi tv, conferenze stampa con chi governa. Per costoro, i milionari, sarebbe un solletico, ma per il paese sarebbe una manna dal cielo. Una sorta di operazione Robin Hood ben giustificata da una pandemia. La storia del paese dice che i cittadini comuni, quelli che un milione non lo vedranno mai nemmeno lavorando per qualche secolo, hanno in passato partecipato con delle tasse per sostenere guerre, disastri naturali, l’ingresso nell’Unione. Perchè appare così impossibile tassare i ricchissimi per combattere la pandemia?
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