Le immagini dell’Osservatorio Stratosferico per l’Astronomia Infrarossi hanno cambiato queste convinzioni. Questo telescopio di nome Sofia, sviluppato dalla NASA in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Tedesca e che effettua le sue osservazioni in volo, ha permesso di rilevare la presenza di acqua, in forma molecolare, disseminata su un’area molto più ampia della nostra Luna. Secondo gli scienziati, la quantità di acqua ghiacciata potrebbe anche superare i 600 milioni di tonnellate, su una superficie equivalente a circa 40.000 m2. Allo studio ha partecipato anche l’Università di Chieti. In un comunicato stampa di presentazione dello studio, l’Università del Colorado a Boulder utilizza il caso del cratere Shackleton per la scoperta.
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Questo è situato vicino al Polo Sud della Luna e che ha un diametro di una ventina di chilometri. Questo cratere è immerso permanentemente nell’ombra e le temperature, per mancanza di luce, scendono a -180 ° C. Un paradiso per l’acqua ghiacciata.