Roma, bimba morta dopo intervento: arrivano le condanne

Giovanna Fatello, di 10 anni, è deceduta nel 2014 a seguito di una operazione allʼorecchio

Medico (Getty Images)
Medico (Getty Images)

Nel 2014 la piccola Giovanna Fatello, di soli 10 anni, morì durante un intervento all’orecchio considerato di routine. Nulla di complesso ma qualcosa andò storto a Villa Mafalda. La piccola morì e dopo sei anni sono arrivate le condanne. Si tratta dei due anestesisti. Secondo l’accusa i due medici avrebbero iniziato in ritardo le manovre di rianimazione perché distratti, e sarebbero precedentemente usciti dalla sala operatoria per andare al bar. Intanto il difensore dei due, l’avvocato Francesco Compagna, ha voluto commentare la condanna manifestando il suo disappunto. “E’ una decisione che non rispetta in alcun modo quanto emerso nel dibattimento. Leggeremo le motivazioni e faremo appello per ristabilire la verità dei fatti”.

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Roma, arrivano le condanne

Medici (GettyImages)

Condanne ma anche assoluzioni. Il giudice monocratico Roberto Rizzi ha assolto perché il fatto non sussiste il chirurgo, un suo collaboratore e la direttrice sanitaria di Villa Mafalda, la clinica dove è avvenuta l’operazione fatale alla piccola Giovanna. La pena ai due è intanto sospesa. Questo perchè è subordinata al pagamento di una provvisionale di 550mila euro. Sono soldi spettanti a tre familiari che si sono costituiti parte civile nel processo. La condanna degli anestesisti è di due anni di reclusione per omicidio colposo. L’accusa è stata affidata al pm Mario Ardigò che in sede di requisitoria aveva chiesto la loro condanna a un anno di reclusione. Il giudice è stato, quindi, più duro con la condanna a due anni. Lo stesso pm aveva già chiesto l’assoluzione per gli altri componenti presenti in sala operatoria. Un intervento all’orecchio è diventato una tragedia per una piccola bambina e per sempre per i familiari.

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(Getty Images)

“La morte avveniva dopo l’allontanamento ingiustificato dell’anestesista e in presenza di un altro anestesista non componente dell’equipe operatoria, che non gestiva correttamente le vie aeree della paziente”. E’ quanto scritto dal pm nella richiesta di incidente probatorio.

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