“400mila morti in più se non facciamo nulla”: Il presidente Macron chiude il Paese

Il presidente Macron chiude la Francia per i contagi che hanno raggiunto i 70mila. Si potrà uscire per lavoro, la spesa e motivi medici.

Coronavirus Lockdown
Macron (adnkronos.com)

Il presidente della Francia, Macron, annuncia un nuovo lockdown che partirà venerdì e durerà fino al 1 dicembre. I francesi, esattamente come accaduto durante la prima fase dei contagi, potranno uscire solo per lavorare, fare la spesa e per motivi medici. Resteranno aperte le scuole. Proibite riunioni private e riunioni pubbliche.

La Francia in lockdown, l’annuncio di Macron

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Il presidente francese Macron (GettyImages)

La corsa del Covid non si ferma nel mondo (qui il bollettino dell’Italia del 28 ottobre) e il presidente Macron corre ai ripari annunciando una nuova serie di misure restrittive con cui spera di salvaguardare la salute dei francesi, ma anche l’economia del Paese. “400mila morti in più se non facciamo nulla“, ha detto il Presidente ipotizzando un aumento spaventoso dei decessi senza le misure di restrizione che entreranno in vigore venerdì.

Molte attività come bar e ristoranti chiuderanno, mentre contiinueranno a restare aperte le scuole. “Le restrizioni adottate finora sono state utili ma non sufficienti e ora non bastano più. Urge un colpo di freno: le scuole resteranno aperte mentre chiuderanno diverse attività”, ha spiegato durante il suo discorso ai francesi.

Esattamente come accaduto in primavera con la prima ondata, i francesi, muniti di autorizzazione, potranno uscire per andare a lavorare, per fare la spesa e per motivi sanitari. Assolutamente vietate le riunioni sia pubbliche che private.

 

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Samuel Paty est devenu vendredi le visage de la République, de notre volonté de briser les terroristes, de réduire les islamistes, de vivre comme une communauté de citoyens libres dans notre pays. Le visage de notre détermination à comprendre, à apprendre, à continuer d’enseigner, à être libres. Car nous continuerons, professeur. Nous défendrons la liberté que vous enseigniez si bien et nous porterons haut la laïcité. Nous ne renoncerons pas aux caricatures, aux dessins, même si d’autres reculent. Nous offrirons toutes les chances que la République doit à toute sa jeunesse sans discrimination aucune. Nous continuerons, professeur. Avec tous les instituteurs et professeurs de France, nous enseignerons l’Histoire, ses gloires comme ses vicissitudes. Nous ferons découvrir la littérature, la musique, toutes les œuvres de l’âme et de l’esprit. Nous aimerons de toutes nos forces le débat, les arguments raisonnables, les persuasions aimables. Nous aimerons la science et ses controverses. Comme vous, nous cultiverons la tolérance. Comme vous, nous chercherons à comprendre, sans relâche. Et à comprendre encore davantage cela qu’on voudrait éloigner de nous. Nous apprendrons l’humour, la distance, nous rappellerons que nos libertés ne tiennent que par la fin de la haine et de la violence. Par le respect de l’autre. Nous continuerons, professeur. Et tout au long de leur vie, les centaines de jeunes gens que vous avez formés exerceront cet esprit critique que vous leur avez appris. Peut-être certains d’entre eux deviendront-ils enseignants à leur tour. Alors, ils formeront des jeunes citoyens. À leur tour, ils feront aimer la République. Ils feront comprendre notre Nation, nos valeurs, notre Europe, dans une chaîne des temps qui ne s’arrêtera pas. Nous continuerons, oui, ce combat pour la liberté et pour la raison dont vous êtes désormais le visage. Parce que nous vous le devons. Parce que nous nous le devons. Parce qu’en France, professeur, les Lumières ne s’éteignent jamais. Vive la République, Vive la France.

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Nell’annunciare le nuove misure di restrizione, il Presidente della Francia si assume la responsabilità della situazione che sta vivendo il Paese. “Si trattava di controllarne la circolazione facendo affidamento sulle nostre capacità di testare, allertare e proteggere. Questo è quello che facciamo da agosto. Abbiamo fatto tutto bene? No. Si può sempre migliorare. Avremmo potuto andare più veloci all’inizio dei test, avremmo dovuto rispettare di più i gesti di barriera, in famiglia, con gli amici, i luoghi dove siamo più contagiati“, ha ammesso Macron.

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