Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si fa paladino della battaglia contro l’Europa “islamofoba”. Denunciata la rivista satirica “Charlie Hebdo”
Ancora una volta, la rivista satirica Charlie Hebdo torna a far parlare di sé. La controversia, in questo caso, nasce a seguito dell’ultima vignetta satirica che ha come protagonista Erdogan, presidente della Turchia. Il giornale, accusato di “islamofobia“, parrebbe destinato a subire un procedimento giudiziario: “Il loro obiettivo è seminare odio e ostilità“.
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Charlie Hebdo: Edorgan denuncia la rivista
Erdogan : dans le privé, il est très drôle !
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— Charlie Hebdo (@Charlie_Hebdo_) October 27, 2020
Nell’ultima vignetta del settimanale, protagonista indiscusso è il presidente turco Erdogan. Quest’ultimo viene rappresentato mentre, sdraiato sul divano, cerca di sollevare il velo di una donna musulmana, la quale regge un vassoio con del vino. Nel sollevare il tessuto, il lato B della donna è completamente scoperto.
“Condanniamo con la più grande fermezza l’ultima edizione della rivista francese, che non ha rispetto per alcun credo, alcuna sacralità e alcun valore“: questo è quanto dichiarato dal portavoce di Erdogan tramite un post su Twitter. La vicenda ha fatto scattare un procedimento giudiziario: la Procura di Ankara ha infatti avviato un’inchiesta contro Charlie Hebdo.
Ad un clima di critiche ed insulti nei confronti della rivista francese – immediatamente creatosi all’interno della comunità islamica – si sono aggiunte le parole dello stesso presidente turco. Quest’ultimo, nel commentare la vicenda, ha dichiarato quanto segue: “Non c’è nulla da dire su queste canaglie. La mia collera non è dovuta all’attacco ignobile contro la mia persona, ma agli insulti contro il profeta“.
Tutto il mondo islamico si è schierato a favore della Turchia. Da tempo, infatti, la comunità musulmana è in contrasto con la Francia e con il presidente Macron proprio a causa dell’attività della rivista. Tra l’altro, il capo di Stato francese è stato anche accusato di blasfemia per aver difeso la vignetta satirica e la caricatura che ha messo in ridicolo il profeta Maometto.
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