Sul nuovo Dpcm il capo di gabinetto chiarisce che “per chi fa feste in casa nessuna sanzione” ma chiede di usare la cautela
Il nuovo Dpcm ha introdotto nuove chiusure ma anche diverse raccomandazioni. Non solo rigide regole da rispettare ma anche inviti, ai cittadini, a comportarsi in un certo modo, senza obblighi e restrizioni come il lockdown, appellandosi però alla cautela e alla responsabilità. Sceglie la via dell’elasticità il Governo per quelli che sono dei consigli, sugli spostamenti e le feste in casa.
E proprio sulle raccomandazioni sono nati i dubbi sul fatto che ci sia la possibilità o meno di sanzioni. Ecco che allora il capo di gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, ha voluto fare chiarezza spiegando che per chi non segue le raccomandazioni non ci sono multe.
Bruno Frattasi ha però tenuto a precisare che serve “l’adozione di comportamenti ispirati alla massima prudenza e al senso di responsabilità dei singoli”. Per le limitazioni dunque arrivano degli inviti e dei solleciti, nel muoversi e riunirsi in casa il meno possibile, senza incorrere però in sanzioni per chi non li segue.
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Feste in casa, tutte le specifiche del Viminale
“Per quanto riguarda il ricevimento di ospiti presso la propria abitazione, il Dpcm rafforza la raccomandazione riferita al medesimo contesto contenuta nel precedente provvedimento presidenziale” spiega subito il Viminale nell’ultima comunicazione.
Il governo sottolinea che al momento c’è bisogno di massima cautela, limitando i contatti per limitare la diffusione del virus. Ecco perché si consiglia di evitare anche “contatti occasionali anche tra familiari non conviventi” oltre che raccomandato che “nelle abitazioni private si eviti di ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.
E anche nel momento in cui questo non sia possibile, ricorda il Viminale, è essenziale indossare i dispositivi di sicurezza e protezione delle vie aeree. Per questo “si ribadisce a beneficio dell’attività degli organi accertatori, che le previsioni del Dpcm esplicitate in forma di raccomandazione non determinano, nel caso di comportamenti difformi, l’irrogazione di sanzioni”.
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Vale lo stesso, inoltre, per i trasporti in quanto, come già spiegato, la raccomandazione è anche a spostarsi il meno possibile, solo se sia strettamente necessario, ovvero per “esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
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