Lutto alla Rai, è morto all’età di 74 anni uno dei suoi più celebri inviati. Aveva contratto il Coronavirus alcune settimane fa.
Si è spento all’età di 74 anni Pino Scaccia, storico inviato della Rai. Il giornalista aveva contratto il Covid ed era ricoverato ormai da giorni all’ospedale San Camillo di Roma. Il suo nome è legato agli eventi storici più significativi degli ultimi 40 anni.
Lutto alla Rai: muore Pino Scaccia, voce narrante del XXI secolo
Pino Scaccia (pseudonimo di Giuseppe Scaccianoce) era nato a Roma nel 1946 e ormai da anni lavorava per la Rai. Cronista di punta ed uomo dalle mille risorse, aveva ricoperto il ruolo di caporedattore dei servizi speciali del Tg1. Era stato inoltre tra i fondatori dell’Articolo 21, storica associazione a difesa della libertà di stampa e del pluralismo dell’informazione. Il pubblico lo ricorda, tuttavia, come la voce narrante dei principali eventi della seconda metà del XXI secolo.
A Pino Scaccia si deve il ritrovamento dei resti di Che Guevara in Bolivia ed il racconto degli ultimi turbolenti anni dell’Unione Sovietica. Raccontò le guerre del Golfo, la sanguinosa vicenda dell’Afghanistan ed il conflitto civile che condusse al disfacimento della Jusolavia. Fu inoltre il primo inviato occidentale ad addentrarsi tra le macerie di Chernobyl dopo il disastro atomico. Sempre all sua voce sono poi legati importanti fatti di cronaca, soprattutto quelli di stampo terroristico e mafioso.
I colleghi della Rai lo piangono e lo ricordano come uno degli uomini più geniali del suo tempo. “Cronista di razza” scrive l’Usigrai. “Ha dato lustro al Tg1 e alla Rai”.
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