A Milano gli studenti di uno dei licei più importanti della città hanno organizzato una protesta pacifica, la didattica a distanza non piace ai giovani
Questa volta non ci stanno, non è giusto. Le lezioni a distanza non può, anzi non deve essere la soluzione. Così gli studenti del liceo Volta, uno dei più importanti della città di Milano, hanno organizzato questa mattina una protesta pacifica contro la dad e quindi la nuovo ordinanza della Lombardia. La norma prevede, almeno fino al 13 novembre, la didattica a distanza al 100% obbligatoria per le scuole superiori secondarie, salvo che che per i laboratori e per alcune categorie con bisogni educativi speciali, con l’obiettivo di ridurre la pressione su mezzi pubblici.
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Protesta studenti, cosa è successo a Milano?
Quella degli studenti del liceo Volta è una protesta pacifica, silenziosa ma che ha l’obiettivo di calpestare le regole della nuova ordinanza. Contro il 100% di obbligo di didattica a distanza, i liceali questa mattina si sono ritrovati sotto la sede della regione lombarda ed hanno seguito da lì le lezioni. Seduti, distanziati e con la mascherina hanno tirato fuori dagli zaini libri, pc, tablet, smartphone e con le cuffiette alle orecchie hanno iniziato una nuova giornata di scuola. Sui social non hanno tardato ad arrivare commenti da parte delle opposizioni: “E’ uno splendido silenzio assordante, inaccettabile invece è il silenzio delle istituzioni” ha commentato il consigliere regionale lombardo di +Europa Michele Usuelli.
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“Comprendiamo le ragioni dell’economia, ma un paese che non sa proteggere le sue scuole è senza futuro. Che delusione, che amarezza, che rabbia”, aveva scritto pochi giorni il preside del liceo, Domenico Squillace, in una lettera ai genitori degli alunni.
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