Il 2020, con ogni probabilità saranno uno degli anni più caldi mai registrati e ciò nonostante i fenomeni climatici che, invece, dovrebbero far registrare un abbassamento delle temperature.
L’anno in corso potrebbe essere uno dei più caldi mai registrati nella storia del Pianeta. Ciò nonostante l’imperversare de La Niña, un evento climatico caratterizzato da abbassamento delle temperature e fenomeni tempestosi. A causare tale incongruenza, spiegano gli esperti, l’attuale crisi climatica.
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La Niña è un fenomeno in forza del quale le acque degli Oceani, in particolar modo del Pacifico che bagna le coste dell’America Latina, si raffreddano in maniera consistente. Un evento atmosferico su cui l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha messo in guardia i vari Governi, sì da non farli cogliere impreparati in caso di manifestazioni metereologiche estreme. La Niña sarebbe il corrispettivo “freddo” del macrofenomeno El Niño, un fenomeno climatico periodico che provoca, invece, un forte riscaldamento delle acque.
Petteri Taalas, vertice dell’OMM, ha spiegato: “El Niño e La Niña – riporta la redazione del The Guardian- sono i motori del sistema climatico della Terra. Tuttavia, stante l’attuale quadro, tutti gli eventi climatici che si registrano sono influenzati da un quadro generale particolarmente anomalo. La colpa sarebbe dell’uomo il quale, influenzando il ciclo delle acque, sta forzando anche le condizioni meteorologiche che poi divengono in taluni casi estreme”.
Se, dunque, da una parte El Niño porta caldo e siccità nell’emisfero australe facendo incrementare il verificarsi di fenomeni come i cicloni, dall’altro La Niña, dovrebbe essere in grado di mitigare i suoi effetti, con abbassamenti considerevoli delle temperature. Eppure ciò non accadrebbe poiché nel mezzo di questo meccanismo si inserisce la variabile del riscaldamento globale ed il 2020, per tale ragione rischia di conquistare il record tutto negativo di uno degli anni più caldi mai registratisi. Se tale dato venisse confermato, fregiato dello stesso titolo sarebbe l’intero quinquennio 2015/2020.
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Secondo le previsioni degli esperti, quest’anno la Niña potrebbe durare sino a marzo con una potenza non indifferente.
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M.S.
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