Il noto presentatore racconta in un’intervista il suo sogno televisivo: “Fare un programma molto sereno dove far parlare le gente comune”
Claudio Lippi, noto presentatore televisivo, ha di recente rilasciato un’intervista a “laNotifica.it“, narrando la storia dei talk show televisivi e del loro sviluppo. “Ho avuto la fortuna di guardare nel 1954 la prima trasmissione della televisione italiana” – ha dichiarato il presentatore, che quest’anno celebra i suoi 56 anni di lavoro.
“Il talk show è cambiato in modo straordinariamente affascinante con l’arrivo di Maurizio Costanzo, che ha casualmente iniziato la strada del talk” – racconta Lippi, in riferimento al programma “Bontà loro“.
Poi, la proposta in merito ad un nuovo format televisivo.
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Claudio Lippi: un nuovo tipo di talk show
Lippi, narrando le vicissitudini che hanno portato all’attuale concezione dei talk show, ribadisce il contributo fondamentale di Maurizio Costano e del suo programma “Bontà loro“. Poi, il vero successo arrivò col “Maurizio Costanzo Show“.
“Costanzo metteva insieme personaggi di diverse estrazioni” – ricorda Lippi, ed aggiunge un particolare importantissimo che, secondo il presentatore, fece la differenza a livello televisivo: lo sgabello.
“Gli ospiti seduti a semicerchio, lui con lo sgabello dietro all’ospite. […] Costanzo si metteva un passo dietro, quindi non era prevalente; in questo modo moltissimi degli ospiti si lasciavano andare a confidenze“. Questa, secondo Lippi, sarebbe l’intuizione geniale che il giornalista portò in Italia direttamente dall’America.
Non mancano inoltre allusioni agli attuali talk, in particolare a quelli andati in onda durante il lockdown: “Oggi il talk è prevalentemente di natura politica – asserisce Lippi, e continua dicendo – Due pareri uguali non sono mai riuscito a sentirli, perché si parla di qualcosa che non si conosce“. Ed è a questo punto dell’intervista, che il conduttore fa la sua proposta in merito ad una nuova concezione di questo tipo di format.
“Il mio sogno sarebbe fare un programma molto sereno dove far parlare le gente comune“: questa idea, Lippi la ricollega al periodo di pandemia che gli spettatori stanno vivendo. Appare di vitale importanza, secondo il conduttore, “considerare” il parere delle persone, “farsi carico” delle loro problematiche e delle loro richieste. È infatti la gente comune, nella fase storica che si sta attraversando, ad aver più bisogno di Voce.
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