L’uomo, un malato terminale, era ricoverato presso l’ospedale Guido Salvini di Garbagnate Milanese, dove lavorava come infermiere suo nipote acquisito.
Il 49enne avrebbe somministrato, con una velocità superiore a quella prescritta, un farmaco sedativo che in dosi minori sarebbe servito ad alleviare la sofferenza dell’anziano.
A rivelare tali anomalie è stato il macchinario che monitorava lo stato di salute della vittima e che ha registrato le due iniezioni, risultate fatali, nei giorni del 9 e 10 ottobre. Gli investigatori hanno svolto le indagini per conoscere le origini del decesso dell’87enne di Garbagnate, in seguito alla denuncia di un medico in servizio che ha riconosciuto nell’elevata somministrazione di sedativi la causa della morte dell’uomo.
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OMICIDIO COLPOSO O TRAGICA FATALITA’?
Il dottore ha dichiarato agli inquirenti che per somministrare una dose superiore di farmaci sarebbe stato necessario manomettere il macchinario e ha mostrato come l’apparecchio abbia registrato tali alterazioni in due infusioni a velocità superiore da quella prescritta, poco prima del decesso.Sono stati giorni di indagini quelli che hanno portato al fermo dell’infermiere accusato dell’omicidio dello zio di sua moglie.
Ignote le cause che lo hanno indotto a questo gesto estremo che è costato la vita all’87enne ma i carabinieri di Garbagnate con la collaborazione degli investigatori del nucleo radiomobile di Rho, hanno risolto il caso grazie ad alcune prove che hanno incastrato il 49enne. Inizialmente è esaminando le telecamere di sorveglianza nonché i tabulati telefonici che gli inquirenti sono stati condotti al nome del nipote. Nei giorni successivi alla denuncia i detective hanno seguito le tracce dell’uomo finché il 22 ottobre, non presentandosi sul posto di lavoro, lo hanno raggiunto, grazie al GPS installato sulla sua vettura, all’aeroporto di Linate dove l’infermiere voleva imbarcarsi con un biglietto di sola andata, destinazione Parigi.
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L’uomo non sarebbe mai partito, forse un ripensamento l’ha fatto tornare nella sua dimora di Paderno Dugnano dove è stato fermato dai carabinieri che hanno disposto per lui gli arresti domiciliari.
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