Proseguono le indagini per ricostruire l’omicidio consumatosi a Casale Monferrato, dove un uomo avrebbe ucciso a coltellate il marito.
Emergono nuovi dettagli sull’omicidio consumatosi a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, dove un uomo di 43 anni avrebbe ucciso a coltellate il marito. Stando a quanto emerso, il delitto si sarebbe consumato nella serata di lunedì al culmine di una discussione tra i due. L’omicida, Luca Meloni, dopo aver inferto circa trenta coltellate sul corpo della vittima, sarebbe poi uscito con alcuni amici trascorrendo la notte in casa di uno di questi. Mercoledì mattina, dopo oltre 24 ore dall’omicidio, ha chiamato le forze dell’ordine raccontando quanto accaduto.
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Omicidio Casale Monferrato, proseguono le indagini: l’assassino dopo il delitto sarebbe uscito con gli amici
Proseguono le indagini degli inquirenti per ricostruire quanto accaduto all’interno di un’abitazione in via Caccia a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, dove si è consumato un terribile omicidio. Stando a quanto ricostruito ad ora, come riporta Il Corriere della Sera, Luca Meloni, impiegato 43enne, avrebbe assassinato il marito, Fabio Spiga, dipendente di 42 anni dell’Eurospin, con circa trenta coltellate nella serata di lunedì. I due avrebbero iniziato a litigare per motivi legati alla gelosia ed alcuni debiti in serata, ma Meloni era uscito di casa per distrarsi. Rientrato, la lite è ripresa ed il 43enne avrebbe aggredito ed ucciso il marito, con il quale si era spostato civilmente nel 2017, con un coltello da cucina.
Stando alla ricostruzione, riferita dal Corriere, Meloni dopo l’omicidio sarebbe nuovamente uscito di casa incontrandosi con alcuni amici, trascorrendo la notte in casa di uno di questi. Ieri mattina poi l’uomo è crollato ed ha contatto le forze dell’ordine spiegando di aver ucciso il marito. All’arrivo degli agenti di polizia, Meloni è stato trovato in forte stato di agitazione, mentre il cadavere del 42enne giaceva in una pozza di sangue all’interno della camera da letto.
Portato in Questura, il 43enne avrebbe ammesso le proprie responsabilità confessando quanto accaduto. Adesso gli inquirenti stanno proseguendo le indagini, coordinate dalla Procura di Vercelli, per verificare se la versione fornita dall’uomo corrisponda alla verità.
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Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio, anche sui social network, per la famiglia della vittima da parte di amici e conoscenti che ricordano Spiga come una persona intelligente e spensierata.
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