Rocco Siffredi racconta la sua esperienza riguardo al coronavirus, per lui e sua moglie il test rapido ha solo peggiorato le cose. Ecco cosa è successo
Rocco Siffredi racconta all’Ansa la sua esperienza riguardo al Covid. Non sono stati giorni facili per il re del porno che insieme a sua moglie ha dovuto affrontare la sfida dell’anno. Il suo messaggio vuole essere una testimonianza e un consiglio per tutte le persone che in questo periodo si trovano vicino al nemico invisibile. “Io e mia moglie abbiamo il Covid e, per colpa dei test veloci comprati in farmacia in Italia, abbiamo contagiato anche i nostri figli”. A parlare è l’attore direttamente da Budapest.
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Test rapido non valido, la testimonianza di Siffredi
Rocco Siffredi lancia un appello all’Italia: “I test rapidi per rilevare il Covid-19, anche se costosi e comprati in farmacia, sono inutili e dannosi. State attenti, non fidatevi”. Lo afferma al alta voce l’attore che soltanto dopo il test molecolare ha scoperto di essere positivo. “Al ritorno da Roma abbiamo iniziato a sentirci male ma, dopo ben due test rapidi negativi – racconta – ci siamo tranquillizzati e abbiamo riabbracciato i nostri due figli. Risultato? Tutti infetti e con sintomi”. Ora tutta la famiglia è contagiata e non solo, anche la ragazza del figlio grande di Rocco, la domestica e il marito che hanno più di settanta anni. L’attore prosegue: “I ragazzi ora stanno meglio mentre io e Rosa abbiamo perso il gusto e abbiamo ancora sintomi – aggiunge – Sento al telefono medici italiani e seguo le loro indicazioni, mi sento più tranquillo”.
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“Siamo infetti e con sintomi, tutti. Non mi perdonerei mai di aver fatto loro del male” conclude l’attore indignato e amareggiato da questa situazione.
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