Ieri un attentato a Nizza ha agitato i cittadini e ha portato via la vita a tre persone. Le parole prima di morire di una delle vittime sono toccanti
Una delle tre vittime dell’attentato di Nizza era una giovane mamma, di appena 30 anni e con due figli piccoli. Accoltellata alla gola è riuscita a scappare dalla chiesa e di fronte a un bar è stata soccorsa da alcuni passanti. Li ha guardati, con un filo di voce ha sussurrato: “Dite ai miei bimbi che li amo” ed è spirata fra le loro braccia. Il drammatico racconto testimonia solo in parte la tragedia avvenuta ieri nella città francese.
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Attentato a Nizza, cosa è successo e chi è l’aggressore
Il 29 ottobre nei pressi della chiesa di Notre Dame è avvenuto un attacco contro l’Arma bianca che ha visto il Paese in panico e tre vittime. L’aggressore, il 21enne tunisino Brahim Aoussaoui, è stato fermato dalla polizia e trasportato in ospedale. Agli inquirenti ha detto di aver agito da solo. Secondo le autorità, l’uomo sarebbe sbarcato pochissimo tempo fa a Lampedusa. Gli inquirenti hanno rilevato le sue impronte digitali per risalire alla sua esatta identità. “L’autore dell’attentato – ha riferito il sindaco Christian Estrosi – mentre veniva medicato dopo essere stato ferito dalla polizia, continuava a gridare senza interruzione Allah Akbar”. Tra gli effetti personali del killer sono stati ritrovati due telefoni cellulari e un Corano.
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Emmanuel Macron ha definito l’episodio come “un attentato terroristico islamista” e ha garantito il sostegno ai cattolici da tutto il Paese. Inoltre ha annunciato il passaggio da tremila a settemila dei militari dell’operazione “Sentinelle”, preposta alla sorveglianza armata antiterrorismo ad opera dell’esercito.
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