Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, venerdì 30 ottobre, ha reso noti i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha aggiornato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando alla tabella odierna, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 647.674 con un incremento di 31.084 unità. Di questi sono 325.786 (+26.595) i soggetti attualmente positivi. Salgono anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 1.746 in totale e 95 in più rispetto a ieri. Il numero delle persone guarite è giunto a 283.567, ossia 4.285 unità in più rispetto a ieri. Registrati nelle ultime 24 ore 199 decessi che portano il bilancio complessive delle vittime in Italia a 38.321.
La Regione Calabria, si legge nelle note, ha corretto il numero dei casi totali di ieri sottraendone uno. L’Emilia Romagna ha segnalato l’eliminazione di 4 casi in quanto giudicati non casi Covid-19.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di giovedì 29 ottobre
Nella giornata di ieri è stato aggiornato lo stato dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando alla tabella pubblicata sul sito del Ministero della Salute, i casi di contagio erano saliti a 616.595. In crescita anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 299.191, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 1.651 in totale. Il numero delle persone guarite saliva a 279.282. Nelle ultime 24 ore si erano registrati 217 decessi che portavano il bilancio delle vittime in Italia dall’inizio dell’emergenza a 38.122.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, segnalava l’eliminazione di un caso di mercoledì, in quanto duplicato. Anche l’Emilia Romagna aveva eliminato un caso in quanto giudicato non caso Covid-19.
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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 28 ottobre
Il Ministero della Salute nella giornata di mercoledì ha comunicato che i casi di contagio erano saliti complessivamente a 589.766. In aumento anche i soggetti attualmente positivi che erano 276.457, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 1.536 in totale. Il numero delle persone guarite saliva a 275.404. Si aggravava ancora il bilancio delle vittime in Italia salito a 37.905.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava l’eliminazione di 3 casi in quanto giudicati non casi Covid-19.
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Lockdown, le cinque Regioni a rischio chiusura: Rt sopra l’1,5
Purtroppo in alcune Regioni, l’indice di contagio sarebbe vertiginosamente salito. Una circostanza che ha avviato il Paese verso il cosiddetto scenario 4, il più catastrofico. Definibile tale perché, ad avviso degli esperti, richiederebbe un nuovo lockdown. A determinarne la gravità, l’indice di contagio che supererebbe l’1,5.
Stando a quanto riporta Il Corriere della Sera, sono 5 le Regioni che rischiano la chiusura totale per questa ragione: Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta. Il tempo a disposizione per scongiurare l’applicazione di tale misura è breve; si tratta di 3 settimane. All’esito di questo lasso di tempo se i contagi non dovessero diminuire l’assunzione di tale decisione sarà quasi inevitabile.
Stando ai dati di ieri la Campania ha superato la soglia dei 3mila casi giornalieri; la Lombardia è prossima a quella definita come soglia critica, con oltre 7.339 nuovi positivi. Purtroppo anche la provincia autonoma di Bolzano, la Liguria ed il Lazio non starebbero vivendo un momento tanto diverso.
Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Covid, ha rimarcato la gravità del frangente e puntato il dito contro le Regioni le quali, da maggio ad oggi avrebbero potuto rafforzare il proprio sistema.
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Pandemia, Italia verso un nuovo DPCM: le date per misure più restrittive
Purtroppo l’Italia si appresta a vivere quello che gli esperti definiscono come scenario 4 del virus. Il più critico, che richiederebbe nuove e più stringenti misure. Attualmente da Palazzo Chigi non giungono notizie di un nuovo DPCM, ma il timore che ne venga sottoscritto un nuovo, con misure più stringenti è altissimo. La data papabile per un nuovo decreto sarebbe il 9 novembre e la consistenza o meno dell’ipotesi dipenderà dall’andamento dell’epidemia di questa settimana. Resta alta la paura di un nuovo lockdown.
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Perugia, ragazzo costretto a vivere in auto perché positivo al Covid
Un giovane 13enne contagiato dal virus è costretto a vivere in auto per non contagiare la sua famiglia. Il motivo? Il loro nucleo è composto da 5 persone, madre padre e tre figli, che purtroppo, a causa della precarietà economiche, vivono tutti in un piccolo monolocale. Troppo piccolo lo spazio, quindi, per un isolamento.
Il padre del ragazzo, ha deciso di raccontare l’accaduto ai giornali per porre l’attenzione su un tema fin troppo sottovalutato. Quello del totale abbandono da parte delle istituzioni. Si chiama Yacine l’uomo il cui figlio di soli 13 anni è costretto a vivere all’interno di una macchina. Lui ha 47 anni, algerino di nascita ma residente in Italia dal lontano 1995, ha sempre fatto l’imbianchino ma adesso è senza lavoro. Per anni ha richiesto l’assegnazione di una casa popolare ma pare che, a suo dire, gli sarebbe sempre stato risposto che c’era qualcuno in condizioni ancor più difficili delle sue.
Dopo la denuncia alla stampa, l’appello di Yacine è stato ascoltato. Edi Cicchi, assessore del capoluogo umbro, ha disposto il trasferimento del bambino all’interno di un albergo allestito per accogliere tutti quei positivi che non possono mantenere un distanziamento all’interno delle mura domestiche dai propri cari.
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