La lettera di presentazione è uno strumento troppo spesso sottovalutato eppure è fondamentale per trovare lavoro e qui ti spieghiamo come crearne una vincente che ti consentirà di trovare in poco tempo l’occupazione dei tuoi sogni.
Scrivere una lettera di presentazione che accompagni il tuo curriculum vitae è un’azione che gli aspiranti lavoratori che si candidano per ricoprire le mansioni esplicitate negli annunci sottovalutano o non considerano nemmeno come importante.
Come ti spiegheremo in questo articolo, completare la tua candidatura con una lettera che racconti in modo meno schematico di un semplice curriculum quali sono le tue esperienze pregresse, i tuoi titoli di studio e le tue qualità personali è fondamentale per fare colpo sui recruiters o sui responsabili del personale delle aziende o degli enti.
La prima cosa da fare è quella di vincere la pigrizia e impegnarsi intensamente a raccontare in modo più o meno formale chi sei e quali sono le tue abilità professionali.
Attenzione, non è necessario che tu scriva delle informazioni riservate o particolarmente personali ma quello che intendiamo dirti è che devi sforzarti a parlare di te, delle tue esperienze di lavoro pregresse ma anche di come sei, quali sono le tue qualità. Anche qui, quello che è importante è selezionare le informazioni più adeguate e soprattutto compatibili alla mansione che vorresti ricoprire.
Innanzitutto, ti vogliamo spiegare perché è così importante allegare la tua lettera di presentazione al curriculum e perché non è un file del tutto privo di importanza.
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Spesso chi si trova a dover gestire il personale delle aziende, e dunque anche le candidature per i posti di lavoro vacanti, viene letteralmente sommerso da valanghe di curriculum vitae che, talvolta, sono anche non in linea con i requisiti che vengono richiesti.
Pertanto, allegare una lettera di presentazione potrebbe rappresentare un elemento distintivo.
Intanto, è di primaria importanza centrare il punto. Cosa vogliamo dire? La base di partenza per risultare interessanti è quella di avere tra le proprie esperienze professionali passate e tra le proprie caratteristiche personali qualcosa in comune con l’annuncio per il quale ti stai candidando.
Ti facciamo un esempio per risultare più chiari. C’è un’azienda che si occupa di produzione e confezionamento di pasta e sta cercando un marketing manager che abbia come requisito imprescindibile 10 anni di esperienza nel settore agroalimentare. Però tu, che sei un bravissimo marketing manager, hai lavorato per tutta la vita nel settore energetico.
A questo punto appare evidente che quell’annuncio non fa per te e che dovrai rivolgere la tua attenzione altrove, verso aziende che cercano un esperto di marketing e che non abbiano, per esempio, delle richieste così specifiche. Detto questo, non disperare perché le opportunità sono sempre dietro l’angolo e quello che conta è saperle riconoscere ed essere in grado di accoglierle.
Torniamo alla nostra lettera di presentazione. Come dicevamo la cosa più importante è centrare il punto.
Fatto questo, non basta inviare sciattamente due file per fare in modo che il proprio profilo risulti interessante e competitivo ma il processo è un po’ più raffinato. Niente paura, ti spiegheremo passo passo come fare.
Scrivere di sé è un’operazione che non risulta sempre così semplice perché richiede un pizzico di sfrontatezza e serve conoscersi a fondo per riuscire a raccontarsi al meglio in poche righe e attirare l’attenzione. Ma tranquillo/a non è difficile, basta solo superare lo scoglio iniziale della pigrizia o insicurezza e concentrarsi il più possibile sul proprio bagaglio culturale e di esperienze pregresse e il gioco è fatto.
Prima, però, di spiegarti in modo semplice e schematico come scrivere la tua lettera di presentazione al meglio vogliamo farti alcune precisazioni che sono importantissime senza le quali i tuoi sforzi possono rivelarsi vani e far finire la tua lettera dritta nel cestino della carta.
Quello che ti consigliamo vivamente è di leggere più volte la tua lettera di presentazione e di assicurarti che non ci siano odiosi errori grammaticali, errori di battitura o di sintassi perché ti faranno fare veramente una pessima figura soprattutto se stai presentando la tua candidatura per un ruolo di prestigio all’interno di un’azienda o un’organizzazione. Attenzione, questo non vuol dire che gli errori sono tollerati se aspiri a ricoprire una mansione tecnica, che ha a che fare con la manifattura o con i servizi. Gli errori grammaticali, di battitura o di sintassi sono intollerabili in ogni caso perché possono raccontare di te qualcosa di molto importante e cioè che sei sciatto, frettoloso o peggio ancora distratto o poco interessato ad avere quel posto di lavoro tanto da non avere la decenza di rileggere quello che si è scritto.
A questo punto quello che ti consigliamo è, magari, di far leggere il testo che hai preparato a un amico, a un’amica, a un collega o a qualcuno di cui vi fidate molto e del quale avete molta stima così da assicurarvi di non fare errori imbarazzanti.
L’ultimo consiglio che ti vogliamo dare prima di darti dei suggerimenti chiari e pratici è il seguente: studia molto l’azienda nella quale vorresti lavorare e usa un linguaggio adeguato al contesto di lavoro.
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Pertanto, prima ancora di metterti a scrivere quali esperienze di lavoro hai fatto durante la tua vita e quali sono le tue caratteristiche ti consigliamo di prendere informazioni il più dettagliate possibile sull’azienda o l’organizzazione o l’ente per il quale sogni di lavorare.
Come farlo non è affatto difficile. Siamo nel 2020 e, più o meno, tutte le società, associazioni e talvolta anche i liberi professionisti hanno un sito web. Quello che ti consigliamo è di andarlo a spulciare nei minimi dettagli. Come prima cosa, devi informarti bene su quali sono le attività che svolge l’azienda. Cerca di capire dai testi e dalle grafiche qual è il suo stile comunicativo. Ci sono tanti piccoli particolari in grado di suggerirti informazioni preziose.
Facciamo un altro esempio. Hai notato che una nota agenzia di comunicazione che si occupa di creare contenuti per ragazze e ragazzi sta cercando un art director e tu vuoi presentare la tua candidatura.
A questo punto, oltre a inviare il tuo curriculum vitae nel quale metterai più in evidenza le esperienze che sono più in linea con quella posizione, allegherai anche la tua lettera di presentazione che scriverai con un linguaggio semplice ma allo stesso tempo non troppo formale. Al contrario, se noti che a cercare un art director è una rivista che realizza contenuti per professori e professoresse universitari nella tua lettera di presentazione userai un linguaggio allo stesso modo chiaro ma un poco più formale.
Se è tutto chiaro possiamo passare al prossimo step e cioè a strutturare una lettera di presentazione vincente che ti consenta di fare colpo su chi si occupa delle selezione del personale.
Abbiamo detto che requisiti imprescindibili per una lettera di presentazione vincente sono: l’assenza di errori grammaticali, di battitura e di sintassi e un linguaggio chiaro ma adeguato al contesto per il quale si presenta la propria candidatura.
Qui, invece, ti aiuteremo a strutturare materialmente la tua lettera di presentazione. Da cosa bisogna cominciare, dunque?
Iniziamo dall’intestazione. Innanzitutto, prima di inserire il tuo nome e i tuoi dati personali devi fare in modo di trovare il nome e cognome del recruiter o del responsabile delle risorse umane al quale indirizzare la lettera utilizzando le informazioni presenti nell’organigramma dell’azienda presenti sul sito web o, in alternativa, chiamando direttamente in azienda per farsi dare il nome e cognome dell’addetto alla selezione del personale.
Questo non solo perché è più professionale rivolgersi direttamente a chi ti deve giudicare ed eventualmente selezionare ma anche perché quest’ultimo potrebbe sentirsi “lusingato” dalla vostra lettera.
Questi sono piccoli accorgimenti che renderanno la vostra lettera di presentazione più credibile e di conseguenza anche voi lo sarete agli occhi di chi vi deve selezionare.
Se non riuscirai in alcun modo a trovare il modo di chi si occupa della selezione del personale puoi, in ultima analisi, sottoporre la tua lettera “Al cortese attenzione del Direttore delle Risorse Umane”. Utilizza, dunque, una formula retorica generica che è sempre meglio di non scrivere nulla.
Dopo esserti occupato dell’intestazione con i tuoi dati personali a destra cioè nome, cognome, data di nascita, email e numero di telefono per essere contattato e “Alla cortese attenzione di” a sinistra, puoi iniziare con l’introduzione.
Nell’introduzione dovrai presentarti con il tuo nome e cognome e specificare per quale posizione ti stai candidando. Anche qui c’è un perché e ha a che fare con l’enorme mole di curriculum e lettere di presentazioni che ricevono i recruiters perciò specificare per quale ruolo hai inoltrato la tua candidatura può fare un grande favore a chi dovrà esaminare la tua candidatura.
Dopo di ciò ti consigliamo di introdurre in modo chiaro ma anche sintetico quali sono le tue esperienze di lavoro pregresse e i tuoi titoli di studio studio. Come abbiamo più volte sottolineato, devi provare a inserire solo quelle esperienze di lavoro che hanno qualcosa a che fare con il lavoro per il quale ti candidi.
Facciamo un piccolo esempio. Se ti stai candidando come aiuto pasticcere sarà necessario che tu parli solo delle tue esperienze relative al mondo della pasticceria o, al massimo, della ristorazione. Non sarà importante, dunque, parlare di quella volta in cui hai lavorato come bagnino durante la stagione estiva. Ti raccomandiamo, dunque, di essere sempre pertinente e non sbaglierai mai.
Dopo aver parlato dei tuoi lavori passati ti consigliamo di spiegare le caratteristiche che ti rendono adatto a quella realtà professionale. Per esempio, se ti candidi come maestra di asilo la pazienza e l’amore per i bambini rappresenteranno dei requisiti importantissimi al fine di avere quel posto di lavoro.
E qui veniamo alla parte più creativa ma fondamentale della tua lettera di presentazione: il corpo centrale nel quale cercherai di trasmettere tutta la tua motivazione e la tua buona volontà. Importantissimo, qui, è non essere ruffiani e banali e soprattutto logorroici.
In poche righe, dunque, dovrai spiegare perché vuoi lavorare per quell’azienda e come mai pensi di essere la persona adatta a ricoprire quel ruolo.
Infine, le conclusioni. Sembra facile ma in realtà qui si potrebbe nascondere un ulteriore insidia perché devi essere in grado di rimarcare in modo molto sintetico i tuoi punti di forza e ringraziare e salutare cortesemente il tuo interlocutore facendo presente che sarai a sua disposizione per un eventuale colloquio di lavoro.
Bene, siamo giunti al termine. Però prima di lasciarti alla stesura della tua lettera di presentazione vogliamo darti, molto schematicamente, gli ultimi consigli che potrebbero tornarti utili.
Infine, ci teniamo a ribadirti due cose:
Abbiamo detto tutto, adesso non ti resta che metterti alla prova e scavare dentro di te per trovare tutte quelle esperienze e qualità che ti servono per diventare il professionista che da sempre desideri essere.
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