L’Italia sarebbe prossima a vivere il cosiddetto scenario 4, individuato dagli esperti come il momento in cui dovrebbe aver inizio un nuovo lockdown: le Regioni a rischio chiusura totale sono cinque.
La curva epidemiologica è in piena ascesa. I numeri dei contagi, quotidianamente, registrano un considerevole aumento come anche quelli relativi a terapie intensive e decessi. Un quadro generale riconducibile all’avviata verso il cosiddetto scenario 4, ritenuto il più grave dagli esperti e che quindi richiederebbe un nuovo lockdown. Ciò in quanto l’Rt starebbe superando l’1,5.
Sono 5 le Regioni in cui l’indice di contagio supererebbe tale soglia e pertanto sarebbero proprio queste a rischiare la chiusura totale.
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Purtroppo in alcune Regioni, l’indice di contagio sarebbe vertiginosamente salito. Una circostanza che ha avviato il Paese verso il cosiddetto scenario 4, il più catastrofico. Definibile tale perché, ad avviso degli esperti, richiederebbe un nuovo lockdown. A determinarne la gravità, l’indice di contagio che supererebbe l’1,5.
Stando a quanto riporta Il Corriere della Sera, sono 5 le Regioni che rischiano la chiusura totale per questa ragione: Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta. Il tempo a disposizione per scongiurare l’applicazione di tale misura è breve; si tratta di 3 settimane. All’esito di questo lasso di tempo se i contagi non dovessero diminuire l’assunzione di tale decisione sarà quasi inevitabile.
Stando ai dati di ieri la Campania ha superato la soglia dei 3mila casi giornalieri; la Lombardia è prossima a quella definita come soglia critica, con oltre 7.339 nuovi positivi. Purtroppo anche la provincia autonoma di Bolzano, la Liguria ed il Lazio non starebbero vivendo un momento tanto diverso.
Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Covid, ha rimarcato la gravità del frangente e puntato il dito contro le Regioni le quali, da maggio ad oggi avrebbero potuto rafforzare il proprio sistema
Come premesso, a determinare l’ingresso in questo scenario l’indice di contagio. All’interno del rapporto, riporta Il Corriere della Sera, si leggerebbe che l’Rt nelle Regioni è di molto superiore all’1,5. Di talché, è evidente, che i casi continueranno a salire vertiginosamente con conseguente pressione sul Sistema Sanitario. L’unica variabile che potrebbe scongiurare il collasso è che nel giro di un mese il virus cessi di colpire la fascia di popolazione più incline ad una manifestazione grave della malattia.
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L’Iss, riporta Il Corriere della Sera, sul punto però è scettico. Ritiene, infatti, che proteggere gli anziani allo stato dei fatti è alquanto impossibile. Inoltre, avrebbe aggiunto, che con l’attuale quadro è molto probabile che numerose regioni vengano qualificate come “ad alto rischio” e data la possibilità di connessione con altre realtà Regionali è molto difficile che il pericolo diminuisca.
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