Lo stato della pandemia avanza anche nel nostro Paese. L’indice Rt raggiunge la soglia critica e Conte anticipa misure più forti non senza un lockdown soft
L’Italia e la pandemia, uno scenario che diventa sempre più difficile ed oscuro. La crescita dei contagi da coronavirus e l’aumento del valore dell’indice di trasmissibilità Rt portano sempre più verso un quadro allarmante.
Si tratta dello “scenario 4”, il più grave previsto nel documento “Prevenzione e risposta a Covid-19” che è stato redatto dall’Istituto Superiore di Sanità. E se questo sarà confermato vuol dire che l’indice Rt avrà ampiamente superato l’1,5, il valore che indica che la pandemia è nel suo stadio più alto e peggiore.
L’Rt è un valore che fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria è stato tenuto sotto controllo perché indica la potenzialità di trasmissione di un virus e nel caso del Covid-19 superare l’1,5 significa che il contagio è forte e sta dilagando.
Il valore 1 indica che in media una persona positiva può contagiarne un’altra, con un valore superiore è chiaro che il contagio si diffonde ancora più velocemente. Ecco perché il governo sta pensando di attuare delle misure ancora più restrittive.
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Pandemia, la preoccupazione di Conte e la possibilità di nuove misure
Il premier Giuseppe Conte si dice preoccupato e non lo nasconde affatto. Lo ha dimostrato durante l’informativa alla Camera in cui ha fatto riferimento proprio al balzo del valore dell’indice Rt che ormai ha raggiunto la soglia critica di 1,5.
“Il numero dei positivi è cresciuto in modo preoccupante ed è difficoltoso tracciare le catene di trasmissione, come sta avvenendo in molti Paesi europei. Il quadro epidemiologico sta determinando una pressione severa sul Ssn, con un incremento significativo delle persone ricoverate, sia in area medica che in terapia intensiva. Da tutto ciò, deriva la necessità di misure più restrittive” ha chiosato il presidente del Consiglio.
Per il momento ancora non trapela nulla da Palazzo Chigi sulla possibilità di un nuovo Dpcm anche se le parole di Conte sono state piuttosto chiare. Si ipotizzano però delle nuove misure a partire dal 9 novembre, senza contare poi che la soglia critica dell’indice Rt è strettamente legata ad un eventuale lockdown. Forse soft ma per come è il quadro attuale sia per gli esperti che per i politici una nuova chiusura sembra essere sempre più vicina ed inevitabile.
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Del resto di regole più stringenti e rigorose aveva già parlato il ministro della Salute Roberto Speranza che aveva parlato di “stringere e dare un segnale al Paese che sta cambiando qualcosa. Non possiamo avere l’obiettivo immediato di azzerare Rt”.
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