È polemica dopo la prima puntata di X Factor. Il talent più famoso d’Italia si difende dalle accuse sui social.
Ieri sera si è tenuta la prima puntata di X Factor Italia. Il programma, giunto alla sua 14° edizione, vede la partecipazione di 12 aspiranti cantanti e dei 4 giudici, due già rodati (Mika e Manuel Agnelli) e due alla loro prima esperienza (Emma ed Hell Raton). Oltre ai concorrenti, ai giudici e al consueto corpo di ballo, la puntata ha visto inoltre la presenza di un ristretto numero di persone, scelte in qualità di pubblico. Una decisione che non è affatto piaciuta al pubblico da casa, che ha fatto notare la differenza di trattamento ricevuta dai programmi tv rispetto a cinema e teatri. Ecco che cosa è successo.
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X Factor, pubblico in studio: la polemica sui social
“Perché il pubblico ad X Factor sì e cinema e teatri no?” questo è solo uno delle centinaia di messaggi comparsi sui social nelle ultime ore. La polemica è scoppiata poco dopo la messa in onda del programma, quando le telecamere hanno inquadrato una cinquantina di persone sedute sugli spalti, ad una distanza che – almeno a colpo d’occhio – sembrava decisamente inferiore al metro. Subito sui social hanno iniziato ad affollarsi i commenti di chi faceva notare la disparità di trattamento tra programmi tv (quali X Factor, Amici, Maurizio Costanzo Show ecc) ed altri tipi di spettacoli teatrali. La risposta dell’account ufficiale del talent non ha esitato ad arrivare.
Le persone presenti in sala, inoltre, sono persone assunte appositamente e come tali dispongono delle autorizzazioni necessarie. #XF2020
— X FACTOR (@XFactor_Italia) October 29, 2020
Totale rispetto delle regole, dunque. Ciò che c’è da chiedersi è se siano le regole ad essere sbagliate. La questione è complessa e il pubblico sui social si divide tra chi esprime sconcerto e chi fa notare che il pubblico del talent è un pubblico pagato e dunque, a tutti gli effetti, un’entità che necessita della giusta tutela. A ciò si aggiunge – fanno notare altri – che nei cinema e nei teatri non ci sarebbe la stessa possibilità di sottoporre il pubblico a tampone. E voi, che ne pensate di questa spinosa situazione?
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