Antonio Logli ha inviato una lettera a Quarto Grado nella quale rivendica la sua, a suo dire, innocenza riguardo l’omicidio della moglie.
Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, è stato condannato a 20 anni di reclusione per l’omicidio della moglie avvenuto a gennaio 2012. Si è da sempre dichiarato innocente e per questo, sostiene di essere ingiustamente detenuto da oltre un anno. I figli, Alessia e Daniele, non hanno mai smesso di credergli e di stargli vicino. Sono stati, insieme alla fidanzata e al tempo stesso avvocato, Sara Calcolaio, le sue uniche certezze in un momento così difficile e delicato.
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Antonio Logli, la lettera a Quarto Grado
“Dal carcere diventa sempre più difficile far ascoltare la mia voce” questo sarebbe il motivo che ha spinto Antonio Logli a scrivere una lettera a Quarto Grado nella quale rivendica la sua, a suo dire, totale innocenza. Le parole che si leggono sono parole di disperazione, di esasperazione. “sono innocente e chiunque può rendersene conto leggendo nell’incartamento processuale” sostiene.
Si esprime anche a riguardo della testimonianza fatta da Loris Gozi: “Non mi capacito, non era difficile capire che la testimonianza di Gozi era falsa…io quella notte non c’ero non sono uscito. Quelle cose gliele hanno fatte dire”.
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Rimane statica la situazione per ora, nonostante le continue dichiarazioni di innocenza da parte dell’accusato. Da quel che si evince da questa lettera, sicuramente non ha intenzione di arrendersi. Con l’aiuto della fidanzata/ avvocato, faranno il possibile per ottenere una rivalutazione del caso.
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