Ospite di Silvia Toffanin, nella puntata del 31 ottobre 2020, Marco Masini ha ripercorso la propria carriera artistica, toccando anche argomenti delicati che avrebbero in qualche modo “ostacolato” il suo percorso musicale. Il cantante, sollecitato dalla presentatrice, ha spiegato da dove provenivano le voci secondo le quali lui “portava sfiga“.
Marco, in un toccante momento, ha rivelato come queste dicerie lo abbiano effettivamente isolato nel mondo che gli apparteneva, e cioè quello della musica: nessuno, insomma, sembrava voler avere a che fare con lui. “La casa discografica mi rimise in mano il contratto, non trovava la possibilità di promuovere la mia musica” – ha raccontato commosso a Verissimo.
Il tutto, come da lui narrato, sarebbe banalmente partito dalla battuta di un presentatore. In nome, tuttavia, non ha voluto rivelarlo. “Inutile fare nomi e cognomi, il problema era un sistema che si basa su una superficialità di pensiero, faceva figo, faceva ridere – racconta Masini, e prosegue specificando – Credo sia stata un’ironia nei miei confronti“.
Impossibile, dunque, pensare a quanto le parole dette con leggerezza dall’ignoto conduttore siano riuscite a penalizzare la sua carriera. Il tutto, infatti, si è poi ripercosso sul modo di percepire le sue canzoni: troppo sincere e dirette per poter essere accolte. A seguito di ciò, nessuna casa discografica si prese più la responsabilità di promuovere la sua musica.
“Fu un progressivo e lento attacco non rivolto a me ma alle mie canzoni, che rappresentavano un mondo molto crudo e duro“: questo è quanto ha asserito, a conclusione del discorso, Marco Masini. È evidente il fatto che queste dicerie lo abbiano toccato nel profondo. E che, ancora oggi, la vicenda non sia stata del tutto accantonata.
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