Renzo Arbore ricorda Gigi Proietti: le parole commoventi sull’ultimo “mattatore”

Renzo Arbore ricorda l’amico Gigi Proietti, al quale era legato da un’intesa artistica e umana: “Un autentico pilastro dello spettacolo”

Gigi Proietti
Gigi Proietti (Getty Images)

Gigi Proietti è scomparso alle 5.30 di quest’oggi, lunedì 2 novembre, nel giorno del suo 80esimo compleanno. Stroncato da un arresto cardiaco, l’attore romano è morto nella clinica di Villa Margherita, presso cui era ricoverato da circa due settimane.

Renzo Arbore, suo carissimo amico, lo ricorda come una colonna portante dello spettacolo. A legarli, come affermato dal compositore, vi era un’intesa non solo artista, ma soprattutto umana. “Gigi Proietti è uno dei pilastri sui quali si reggeva lo spettacolo italiano, tutto lo spettacolo italiano

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Gigi Proietti: le parole dell’amico Renzo Arbore

Renzo Arbore
Renzo Arbore (Getty Images)

Ci sono dei personaggi che non sono dei semplici attori o intrattenitori o registi o cantanti o umoristi, ma sono degli autentici pilastri dello spettacolo“: è con queste parole che il cantautore Renzo Arbore ricorda Gigi Proietti. La scomparsa del comico romano, così come traspare dalle dichiarazioni dell’amico, è una perdita che andrà a gravare su tutto il mondo dello spettacolo.

Si ricorreva a lui quando bisognava celebrare l’antica Roma, come ha fatto saggiamente Alberto Angela, e si ricorreva a lui per raccontare una facezia romana dei borghi” – ha proseguito Arbore, citando le infinite capacità e qualità dell’attore, da molti definito come l’ultimo “mattatore italiano“.

Gigi Proietti Doppiaggio
Gigi Proietti (web)

Una personalità versatile, eclettica, un artista che era in grado di calarsi perfettamente in qualsiasi contesto, senza mai stonare. “Si ricorreva a lui quando si voleva cantare una canzone meravigliosa, o quando si voleva fare una risata, ma anche quando si doveva pensare o si voleva chiedere un parere sulla società civile o sullo spettacolo“.

Nelle ultime ore, è emersa la volontà di intestargli il Teatro Brancaccio di Roma. Renzo Arbore ha commentato così quest’eventualità: “Gigi è stato il più eclettico artista della sua generazione. L’idea di intestargli il Teatro Brancaccio mi sembra assolutamente un’idea da sposare“.

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