Presidenziale degli Stati Uniti: il Texas è diventato uno “Stato oscillante”. Intanto Biden chiama al voto gli americani
Inizia la maratona elettorale che porterà al nome del presidente degli Stati Uniti d’America. Se sarà nuovo o meno lo decideranno gli elettori. Biden dovrebbe essere in vantaggio ma Trump è dato in rimonta da qualche giorno. Il voto è una festa negli Usa. Un giovane attivista di sinistra, gay e bianco, ha invitato gli elettori a un concerto “drive-in” in un parcheggio. Una trentina di spettatori in auto sono venuti ad ascoltare i giovani rapper di Houston e alcuni discorsi democratici. Sulla frequenza 89.9 della banda FM per chi non vuole aprire la finestra, Covid-19 obbliga. I clacson hanno sostituito gli applausi per esprimere l’approvazione agli altoparlanti. Da mesi Charlie Bonner cerca di iscrivere i giovani alle liste elettorali.
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Usa, poche ore al voto finale
Come sempre in Texas, si fanno le cose in grande. Le insegne luminose del palazzetto indicano tre direzioni da seguire: voto normale, dritto; voto per posta, per gli elettori che non si fidano della posta americana e che preferiscono votare da soli; voto in macchina, per chi ha paura del Covid-19. La sorpresa è che il Texas, da sempre bunker repubblicano, è dato in ballottaggio. Biden potrebbe conquistare una storica roccaforte nemica. La contea democratica dell’area di Houston, con una popolazione di 4,8 milioni di abitanti, ha fatto tutto il possibile per incoraggiare i suoi concittadini a votare. Lo stesso Biden ha affermato: “E’ l’Election Day. Vai a votare America”. Il voto è una festa per i Democratici. Questo attivismo infastidisce i repubblicani, sbalorditi dalla massiccia mobilitazione degli elettori e che hanno cercato invano di ottenere la cancellazione di oltre 120.000 schede depositate nelle auto. Alla fine del sondaggio anticipato, terminato il 30 ottobre, avevano già votato più di 9 milioni di texani, ossia il 53% degli iscritti, più del totale dei voti del Texas per le elezioni presidenziali del 2016.
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Sono ormai quasi 100 milioni di americani che hanno votato: ben 99.657.079 hanno voluto il voto anticipato: oltre 35 milioni hanno scelto le urne di persona, mentre più di 63 milioni hanno espresso il voto via posta.
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