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Come prendersi cura dei gerani anche in inverno: ecco poche e semplici mosse

I gerani sono piante fiorite dai colori talvolta sgargianti che danno un tocco di buonumore e giovialità alla facciata della tua casa o al tuo giardino. Prendersene cura è veramente molto semplice ma l’inverno in alcuni casi può esserti nemico.

I gerani danno un tocco di colore alla tua casa (jacqueline macou da Pixabay)

Quante volte, passeggiando per le vie di qualche cittadina dell’Andalusia, della Provenza o anche del Trentino Alto Adige, hai alzato gli occhi al cielo e ti sei innamorato/a dei colori sgargianti e dell’estrema eleganza dei balconi in fiore?

In natura esistono poco più di mille varietà di gerani

I gerani vengono soprannominati, infatti, “i re dei balconi”. Sono le piante fiorite adatte a tutti i contesti. Non importa che tu viva in centro città, in montagna o al mare. I gerani sono il “must have” dell’arredamento da esterno perché le loro caratteristiche fondamentali sono la resistenza e l’adattamento.

Quando parliamo di gerani però dobbiamo fare attenzione. Sono moltissime le specie di questa meravigliosa pianta. La varietà più diffusa, sempre appartenente alla famiglia delle geraniacee, proviene dall’Africa australe e si chiama Pelagornium o geranio comune dal fogliame peloso e cuoriforme caratterizzato da un anello scuro.

Giusto per darvi l’idea di quanto sia grande la famiglia delle geraniacee, possiamo dirvi che quelle che potete trovare nel continente europeo rappresentano solo una piccola parte della biodiversità esistente a livello mondiale. Vi basti pensare che, a oggi in natura sono presenti poco più di 1000 varietà di geranio. Di queste circa 280 sono specie selvatiche. Pensate che solo in Sud Africa, la casa originaria del Pelargonium, crescono più di 250 varietà.

Ecco le specie più comune in occidente

Li possiamo trovare bianchi, rossi, fucsia, gialli o viola. Possono essere profumati o inodore, pendenti o rampicanti, con le foglie lisce e setose o bicolor. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Qui, però, vi spiegheremo quali sono le specie più comuni e come si adattano mediamente alle diverse variazioni climatiche ed atmosferiche.

Iniziamo con il più nobile tra i gerani, quello regale anche conosciuto come “Pelargonium Grandiflorum”. La caratteristica principale è quella di avere fiori folti dal colore molto acceso con foglie verdi e lievemente vellutate. La caratteristica principale del geranio regale è quella di adattarsi molto bene a un clima freddo grazie anche allo stelo molto più robusto rispetto ad altre tipologie. Il geranio regale è particolarmente consigliato infatti per i luoghi meno soleggiati e più umidi.

La tipologia più comune di geranio è la cosiddetta “zonale”. Si chiama così per la caratteristica presenza di un’area dalla tonalità più scura, simile ad un cuore, nella parte centrale delle foglie. Esistono molte tipologie di gerani zonali. Sono quelli piccoli e compatti, oppure varietà più folte e cespugliose. I fiori possono essere singoli o doppi e sono caratterizzati da uno spettro amplissimo di sfumature di colore.

Pelargonium rosa con macchia nera (skeeze da Pixabay)

La caratteristica principale del geranio zonale è la sua fioritura abbondante e soprattutto costante. Infatti questo arbusto si presenta particolarmente indicato per essere coltivato in vaso sui balconi e sul terrazzo ma ama anche l’umidità del terreno di aiuole e giardino.

Il geranio zonale, come abbiamo già precisato, fiorisce specialmente in estate. Questo vuol dire che si presta a un “utilizzo stagionale”. Capita molto spesso, infatti, che questa tipologia non sopravviva al forte freddo della stagione invernale motivo per il quale viene piantato in collina o al mare.

Tra le tipologie più commerciali c’è il geranio odoroso. Si presenta in colorazioni più tenue come il rosa, l’arancio, il giallo e la sua peculiarità è il profumo inebriante. Questo tipo di geranio non ha un fiore poco folto ma delle foglie liscissime.

Il geranio odoroso è meno indicato per i climi più rigidi ma si adatta meglio in collina o al mare per via della sua struttura più esile.

Prima di passare a parlare di come proteggere i tuoi gerani dal freddo vogliamo parlarti di una specie molto originale: il geranio edera. Si tratta di un ibrido, un innesto che nasce tra piante con crescita verticale e piante con il tipico fogliame dell’edera, ovvero a cascata. Questa nuova tipologia di pianta è diventata molto popolare negli ultimi anni grazie anche alla loro fioritura veramente abbondante che vi sorprenderà.

Come proteggere i gerani dal freddo

Bene, ora che abbiamo fatto una veloce panoramica sulle più comuni tipologie di gerani possiamo passare a spiegare come fare a mantenerli nel tempo. Perché anche se è vero che i gerani sono per lo più piante primaverili ed estive non è detto che tu non le possa curare anche in inverno. 

Chi dice che i gerani siano delle piante “usa e getta” sbaglia di grosso e non capisce quanto è importante impegnarsi per mantenere in vita la pianta anche se ha perso tutti i fiori. Fidatevi, quando arriverà la primavera e vedrete i vostri gerani fiorire dopo l’inverno sarà un’emozione indescrivibile.

Innanzitutto bisogna fare una breve precisazione. Il nemico numero uno dei gerani è il vento. Ancora più del freddo tagliente o della pioggia (che non è affatto detto che sia un male) i gerani non tollerano il vento. Ragion per cui se vivete in una zona molto ventosa il nostro consiglio è quello di posizionare la pianta in un luogo più riparato.

Il forte vento oltre a danneggiare la pianta spezzandone i rami e le foglie non fa altro che asciugare il terreno che nel caso di questa pianta deve rimanere sempre leggermente umido.

Dunque, se non avete un luogo in cui riparare dal vento i vostri gerani il nostro consiglio è quello di cambiare piante e procurarne alcune che si adattino molto bene alle caratteristiche atmosferiche della vostra casa.

Fatta questa premessa, quello che possiamo dirti per proteggere i gerani dal freddo dell’inverno è quello di stare molto attento al tipo di terriccio utilizzato. Fai in modo che sia specifico perché all’interno avrà le sostanze nutritive di cui la vostra pianta ha bisogno e che le permetterà di mantenersi nel tempo. Pertanto, non usare una terra qualsiasi.

Infine, quando deciderai di abbellire il tuo balcone con dei meravigliosi gerani colorati cerca di scegliere la tipologia più adatta al clima nel quale vivi. Se vivi al mare pianterai, per esempio, un geranio odoroso. Se vivi in montagna, invece, è meglio piantare il geranio regale che ha uno stelo più resistente alle intemperie.

Coltivazione in vaso o nella terra?

La coltivazione dei gerani cambia a seconda del luogo in cui vengono piantati. Vaso o aiuola? Questo è il dilemma! Eppure in entrambi i modi si può agire affinché le vostre piante superino la stagione difficile e tornino a fiorire, profumare il quartiere e riempire di allegria la tua vita.

Come ti abbiamo detto in precedenza, alcune tipologie ben precise di gerani si adattano meglio a luoghi meno soleggiati e in generale più umidi come per esempio il geranio zonale. Puoi tranquillamente piantare questa tipologia di pianta in un aiuola, dove il sole non arriva in maniera diretta e il terreno rimane più umido.

Il geranio regale, invece, si adatta molto bene ai vasi. Considera che tutte le varietà di questa pianta crescono molto bene in vaso ma stai ben attento/a alle dimensioni e soprattutto al materiale di cui è fatto.

La scelta del vaso è dunque fondamentale, poiché la grandezza deve essere valutata in base alla varietà scelta. Ecco alcuni esempi:

  • per il geranio zonale una un vaso tondo che abbia un diametro che va dai 20 ai 35cm;
  • il geranio edera, invece, sta meglio in vasi rettangolari o nelle originalissime cassette in legno che arredano il tuo spazio esterno con un tocco shabby chic;
  • il vaso per il geranio regale deve essere scelto in base alla forma della pianta e alla sua velocità di crescita, assicurando alla pianta un sufficiente volume per lo sviluppo delle radici.

Se deciderai, dunque, di piantare i tuoi gerani in vaso devi assicurarti che ci siano delle aperture o dei fori sul fondo del vaso e uno strato di argilla espansa (o altro materiale) che sono veramente essenziali per il perfetto drenaggio idrico.

E’ importante piantare i gerani in vasi di creta o anche nel legno (Hans Braxmeier da Pixabay)

In più, stai attento/a al materiale del vaso. E’ chiaro che in estate puoi piantare i gerani in dei comuni e molto economici vasi di plastica ma non aspettarti che questi vivano a lungo. La plastica oltre a non essere un materiale naturale non è affatto isolante.

Questo vuol dire che i tuoi gerani in vaso di plastica in estate soffriranno il caldo perché la plastica si surriscalderà fino ad arrivare a elevate temperature fino a provocare, talvolta, anche la morte della pianta. In inverno, al contrario, la pianta morirà di freddo e le sue radici si congeleranno.

Per questo l’ideale è piantare i tuoi gerani in vasi di terracotta o di creta che sono materiali naturali che sono capaci di trattenere l’umidità in estate e di isolare la pianta dal freddo nelle stagioni più fredde dell’anno.

L’annaffiatura dei gerani: mai troppo e mai troppo poco

L’acqua è un elemento importantissimo per i tuoi gerani. Non essendo piante troppo delicate, i gerani necessitano di pochissima cura ma una cosa è essenziale: l’acqua.

Mentre durante la stagione estiva hanno bisogno di molta acqua e dunque vanno annaffiati un giorno sì e uno no, in inverno la situazione è un po’ differente. Basta dar loro acqua una volta alla settimana, perché riescono a trarre l’acqua necessaria al loro sostentamento dall’umidità notturna.

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Attenzione però. L’irrigazione va effettuata sempre di sera, quando il sole è calato già da un po’. Chiaramente c’è un motivo. Quando c’è il sole si potrebbe surriscaldare eccessivamente l’acqua impiegata per annaffiarli “bruciandone” le radici.

Come aumentare l’inflorescenza

Adesso veniamo a qualche piccolo suggerimento per mantenerli in salute e “pomposi” cioè gonfi, pieni di foglie e fiori. Durante il periodo della fioritura, al contrario di altre piante fiorite, i gerani hanno necessità di molta cura. Bisogna, cioè, di tanto in tanto, eliminare i fiori secchi non tagliando con le forbici ma “staccando” gli steli che hanno ormai perso tutti i petali.

Ti sembrerà di fare una magia perché potrai renderti conto tu stesso/a che dopo qualche giorno compariranno nuovi fiori. Dunque non aver paura di “fare pulizia”, anzi. Sarà un toccasana per la tua pianta e vedrai che ti ringrazierà con nuove e spettacolari inflorescenze.

Il concime per renderla più forte

Il momento dell’anno in cui è fondamentale concimare con del fertilizzante le tue piante è sicuramente quello della fioritura. Questo non vuol dire che durante l’autunno o durante l’intervento si debba evitare di somministrarlo, basta solo farlo con meno frequenza.

Durante la stagione della fioritura, cioè da aprile a settembre, si consiglia di intervenire ogni due settimane. Vai dal tuo fioraio di fiducia e chiedigli un buon integratore per i tuoi gerani, lui ti spiegherà che dovrai diluire un misurino di prodotto (che ti consigliamo di comprare liquido) in circa due litri d’acqua. Ovviamente, quando procedi con il fertilizzante non mettere ulteriore acqua altrimenti rischi di “affogare” le tue piante.

Attenzione, però. Per ottenere una stupefacente fioritura, le concimazioni devono essere regolari per tutto il periodo del ciclo vegetativo.

Curiosità: l’olio essenziale di gerani come antidepressivo

Bene, dopo averti spiegato come prenderti cura dei tuoi gerani e proteggerli dal freddo dell’inverno possiamo raccontarti una piccola curiosità per spiegarti quanto queste piante facciano bene “all’anima” e non solo per i loro meravigliosi colori.

L’olio essenziale di gerani è un ottimo antidepressivo (silviarita da Pixabay)

Sapevi che dai gerani si ricavano degli oli essenziali con azione antidepressiva, antinfiammatoria e antisettica? Ebbene, sì. Questo speciale olio che viene prodotto in Italia e che puoi trovare facilmente presso le farmacie e le erboristerie è utile in caso di memoria debole, umore variabile e senso di sradicamento. Il costo può variare dai sette ai dodici euro ma può valerne la pena!

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