Il nuovo Dpcm andrà in vigore da domani, 5 novembre, e sarà valido fino al 3 dicembre. L’Italia divisa in zone di rischio
Tutti se lo aspettavano e così è stato. Questa mattina gli italiani si svegliano con un nuovo Dpcm e nuove restrizioni per contenere l’impennata dei contagi da coronavirus in Italia. Il premier Giuseppe Conte lo ha firmato nella notte, dopo la mezzanotte e a breve sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale.
Ieri sera era circolata la bozza, quasi del tutto confermata. Le nuove misure entrano in vigore da domani, giovedì 5 novembre e resteranno valide fino al 3 di dicembre. “Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 5 novembre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, e sono efficaci fino al 3 dicembre 2020” si legge nei documenti ufficiali.
Resta l’Italia divisa in scenari di rischio, con le regioni rosse che al momento sono Lombardia, Piemonte, Alto Adige, Valle d’Aosta e Calabria, quelle più a rischio, poi le gialle e le verdi, quelle che destano meno preoccupazioni. La Campania, posizionata in zona arancione potrebbe slittare in quella rossa, Puglia, Sicilia, Liguria e Veneto in zona arancione.Tutte le altre in zona verde.
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Nuovo Dpcm, le nuove norme
Per le zone rosse e gialle c’è lo stop agli spostamenti con libertà di circolazione solo in quelle verdi. Coprifuoco notturno nazionale, invece, dalle 22 alle 5, durante il quale è consentito spostarsi solo per reali motivazioni, di necessità e di salute.
“E’ in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati – si legge nel decreto – salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
Queste le norme che per il momento pare siano certe. “Non si cambia nulla nella sostanza”, fanno sapere fonti di governo all’Adnkronos. Le Regioni avevano rilevato alcune note ma a quanto pare sembra che non ci siano variazioni se non sui parrucchieri che rimarranno aperti nelle zone rosse, secondo quanto riferisce Tgcom24, nelle quali ci sarà la chiusura di tutti i negozi al dettaglio ad esclusione degli alimentari.
Si fermano anche tutte le attività di bar e ristorazione, se non per la consegna a domicilio con l’asporto consentito fino alle 22, e le attività sportive. Nelle zone rosse limitati gli spostamenti anche da comune a comune, se non per motivi di necessità.
Aspettando la conferma con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le nuove norme saranno: capienza dei mezzi pubblici ridotta al 50%, chiusura di musei e centri commerciali nel weekend, fatta eccezione delle attività essenziali presenti all’interno come farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabacchi e edicole).
Si passa, inoltre, allo smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato. Stop a crociere e ai concorsi, se non per quelli della sanità. Cambiamenti anche per le scuole, con stop dalle seconde media in poi per le zone rosse e obbligo di mascherina per i bambini delle elementari e delle medie, anche quando sono seduti al banco.
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I ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza, in base alle richieste delle regioni hanno fatto sapere che “per quanto riguarda le misure economiche e i ristori delle attività economiche oggetto di restrizioni si assicura che in questa settimana verrà approvato dal consiglio dei ministri un apposito decreto legge, che prevederà la tempestiva erogazione delle risorse”.
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