A seguito della Pandemia da Covid-19 i livelli delle immissioni sarebbero calati, ma non abbastanza: la diminuzione non avrebbe inciso sulle concentrazioni atmosferiche di Anidride Carbonica.
Nel corso del lockdown i satelliti fotografarono un pianeta più puliti. Ma gli esperti, in quella circostanza, avvertirono che si sarebbe trattato di un miglioramento temporaneo e che i benefici sarebbero stati minimi. E così è stato. Stando a quanto emerso dagli Stati Generali della Green Economy, organizzati dal Consiglio Nazionale della Green Economy, infatti, le emissioni di CO2 si sarebbero sì abbassate ma non tanto da diminuire le concentrazioni dei livelli di CO2 presenti nell’atmosfera.
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Pandemia, abbassamento delle immissioni non basta: ancora alte concentrazioni di CO2
Le emissioni giornaliere di anidride carbonica si sarebbero abbassate del 17%, ma questa non sarebbe sufficiente a diminuire le concentrazioni di CO2. Ed infatti, le emissioni avrebbero continuato a rimanere di misura ben superiore a quelle quantità che la Natura riesce ad assorbire. Questo quanto emerso dagli Stati Generali della Green Economy, organizzati dal Consiglio Nazionale della Green Economy.
Un frangente che continua a preoccupare gli abitanti del Pianeta quasi quanto la Pandemia da Covid-19. Un dato emerso all’esito della somministrazione di un questionario che ha visto il 71% degli intervistati intimoriti dalla crisi climatica quasi quanto l’attuale epidemia.
Eppure nonostante sia questo il sentire comune, nelle Agende Governative il problema non sembrerebbe ricoprire un ruolo prioritario. Pare infatti, riferiscono gli Stati Generali, che durante il clou dell’emergenza sanitaria, in Paesi come gli Stati Uniti di 15.000 miliardi di dollari stanziati per far fronte alla crisi solo lo 0,2% sia stato destinato al clima.
Tuttavia per gli Stati Generali è proprio questa la chiave della giusta ripartenza, come sostenere i target prefissati dall’Accordo di Parigi. Non solo. Anche riorganizzare il piano d’azione nella lotta al cambiamento climatico, secondo una proposta avanzata dall’Ocse ricoprirebbe un ruolo fondamentale. Come? Suddividendo in 5 settori la ripresa ed articolando delle linee guida utili ad indirizzare i giusti finanziamenti.
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La pandemia ha inciso fortemente sull’ambiente, soprattutto il lockdown che come anticipato, ha consentito per un breve periodo quasi l’azzeramento delle emissioni. Tuttavia, ora, è giunto il momento di predisporre misure più incisive e di guardare con più attenzione alla tematica del cambiamento climatico.
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M.S.