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DIY - Fai da te

Come avere i balconi fioriti anche in inverno e proteggere le piante dal freddo

Chi ha detto che nella stagione invernale è impossibile coltivare le piante in vaso? E soprattutto dove sta scritto che il freddo e i fiori sono incompatibili? Qui ti spiegheremo quali tipi di fiori piantare e come prendertene cura.

Anche le piante invernali possono essere colorate (Foto di Majaranda da Pixabay)

Il freddo inizia a farsi sentire e con lui arriva anche la stagione delle piante da balcone invernali che possono regalarci dei fiori delicati e pieni di colore che danno un tocco di raffinatezza agli ambienti esterni della nostra casa.

Fiori invernali, quale varietà scegliere?

Se stai pensando che non siete capaci di prendervi cura delle piante e che mantenere un balcone fiorito anche in inverno non è un compito che vi si addice state sbagliando. Non serve essere dei campioni di botanica o dei pollici verdi insuperabili per avere delle piante fiorite anche in inverno. Bastano solo un po’ di pazienza e molta buona volontà. Oltre, chiaramente, a una buona dose di amore e rispetto per la natura e per i frutti che ci regala.

Fatta questa doveroso premessa, qui sotto vi elencheremo alcune delle specie di piante più belle per decorare il tuo balcone in inverno.

Prima di passare a spiegarti quali sono le caratteristiche di ciascuna pianta, accertati di avere un balcone abbastanza luminoso e compra dei vasi adatti alle loro esigenze.

Viole: profumo e romanticismo

Le viole sono le regine dei balconi durante la stagione invernale (Anelka da Pixabay)

Le viole sono il fiore più profumato e romantico che ci sia ed è un bene che sia disponibile solo nella stagione invernale, perché così si potrà godere al massimo delle sue potenzialità.

Sono sempre pronte a dare allegria e a portare colore sul tuo balcone, le viole sono un’altra ottima scelta per decorare gli esterni. Le viole amano molto il sole e la luce in generale. Sono fiori da vaso molto resistenti al freddo, al gelo e persino alla neve.

Quando piantarle? Visto che questo tipo di fiore si adatta molto bene ai climi particolarmente rigidi, basta piantarle prima che faccia troppo freddo (tra ottobre e novembre), e loro fioriranno senza difficoltà fino a primavera.

Se hai deciso di coltivarle in un vaso, presta attenzione alla tipologia di terriccio. Per questo meraviglioso e profumato fiore usa una terra che sia molto drenante, magari metti un po’ di argilla sul fondo del vaso che può aiutarti a far arrivare più ossigeno alle radici.

Un altro piccolo accorgimento per far vivere serenamente le tue viole è quello di fare in modo che non si formino ristagni d’acqua, che alla lunga rischiano di essere dannosi per la pianta. Per evitare che l’acqua ristagni sul fondo del vaso hai due soluzioni: svuotare il sottovaso ogni volta che si riempio oppure lo puoi eliminare direttamente, questo servirà alle radici della tua pianta a respirare meglio.

Il ciclamino, fiore nobile ma low cost

Il ciclamino è tra i fiori più economici ma allo stesso tempo raffinati (Matthias Böckel da Pixabay)

Lo sapevi che in Inghilterra esiste perfino la Cyclamen Society, che consente non solo di essere informatissimi sulla storia e sulle novità dei ciclamini, ma anche di partecipare a una frequentatissima spartizione dei suoi semi più pregiati?

Ebbene sebbene il ciclamino sia tra i fiori meno costosi è molto raffinato e le sue texture danno un tocco di nobiltà al tuo balcone o al tuo terrazzo. Le varietà più diffuse sono il Cyclamen persicum, il Cyclamen purpurascens e il Cyclamen Coum. Quest’ultima, in particolare, è una varietà che fiorisce alla fine dell’inverno e si caratterizza per i fiori dalle tonalità del rosa al magenta, al bianco e riconoscibili per la maccia color porpora alla base delle corolle.

Può sembrare difficile prendersi cura del ciclamino con i suoi fiori sgargianti e raffinati. Eppure non lo è affatto ma la vera sfida è quella di coltivarli e non comprarli già belli e pronti. Iniziamo dunque dal principio: la semina deve essere effettuata tra luglio e settembre.

Come fare? Innanzitutto devi disporre i semi in un vaso rettangolare o su di un vassoio. Poi, ricopri il vaso con un involucro trasparente (va benissimo anche della pellicola da cucina) in modo da mantenere una corretta temperatura. I primi germogli dovrebbero spuntare dopo circa un mese e quando accadrà il tuo cuore scoppierà di gioia.

A questo punto elimina la copertura, seleziona le piantine più forti e una volta che saranno un po’ cresciute, le puoi trasferire in un vaso non troppo capiente ma fai molta attenzione a dove lo posizioni perché il ciclamino, diversamente, da altre piante è un po’ più delicato.

Il ciclamino ama molto il vento e non gradisce l’umidità che potrebbe rovinargli le foglie. Attenzione, però. Pur essendo una pianta invernale, il ciclamino non è resistente alle gelate e al vento molto freddo. Dunque dipende molto dal luogo in cui vivi. Se vivi in una regione dal clima mite e temperato puoi lasciare il ciclamino in balcone per sempre. In autunno, colloca la pianta ad una temperatura non superiore a 15 gradi.

Il bucaneve e la delicatezza dell’inverno

Il bucaneve è il fiore che più si adatta a essere coltivato in inverno (GLady da Pixabay)

Il bucaneve è il fiore invernale per eccellenza. Con i suoi petali bianco latte ha una delicatezza e la raffinatezza glaciale. Il suo nome scientifico è “galathus nivali”. L’etimologia greca del nome deriva non a caso dalle parole: “gala” che vuol dire latte, “anthos che significa fiore e nivalis cioè neve.

Lo sapevi che il bucaneve viene chiamato anche “stella del mattino”, in quanto spesso è il primo fiore a sbocciare anche quando la neve ricopre ancora il sottobosco?

Essendo un fiore adatto alle temperature più rigide, anche alla neve, si adatta molto bene ai climi rigidi dunque in montagna o comunque dove fa molto freddo. Questo vuol dire che se vivi in collina o vicino al mare, il bucaneve non è un fiore che si adatta molto al tuo balcone.

Ti diamo una bella notizia: se sei un disastro con le piante questa è quella che fa per te. Il bucaneve è una pianta molto facile da coltivare e richiede veramente pochissime cure.

Veniamo adesso ai consigli pratici. Stai attento/a, anche se vivi in montagna, scegli un luogo ombreggiato e fresco. I raggi del sole devono raggiungere la pianta per poche ore al giorno. Rispetto al tipo di terreno, invece, questa pianta non ha particolari esigenze. E’ chiaro, però, che se userai un terriccio ricco di sostanze nutritive la tua pianta ti ringrazierà.

Pianta il bulbo del tuo bucaneve tra settembre e ottobre e se scegli di coltivarlo in vaso, puoi mettere un piccolo gruppo di bulbi. Così nascerà un cespuglio di  Dovete scavare delle buche che siano profonde il doppio del loro diametro. Nella quantità di bulbi da inserire, cercate di regolarvi senza eccedere nè in un verso nè nell’altro. Troppe piantine messe insieme rischiano di creare solo problemi con la crescita.

Sapevi che l’agrifoglio ha fiori maschio e femmina?

L’agrifoglio è l’arbusto del Natale, facile da coltivare e molto resistente (Josep Monter Martinez da Pixabay)

Senti la parola “agrifoglio” e ti viene già voglia di canticchiare le canzoni natalizie. Già, questo originalissimo arbusto è indispensabile per decorare le nostre tavole. Il verde intenso per le foglie e il rosso delle bacche sono i protagonisti dei nostri giardini invernali. Proprio come vuole il Natale.

L’agrifoglio, anche detto aquifoglio, alloro spinoso, pungitopo maggiore, è una pianta appartenente alla famiglia delle aquifoliaceae. Si tratta di un arbusto dioico, che cioè presenta fiori maschili e femminili. Solo i fiori femminili però ti daranno le drupe, cioè le bacche dal caratteristico color rosso brillante.

Prima di spiegarvi come bisogna coltivare questo originale arbusto bisogna specificare che ce ne sono diverse specie ma il più famoso è l’Ilex aquifolium Argenteomarginata, detto anche agrifoglio variegato in cui le foglie verde chiaro hanno i margini giallini.

Coltivarlo è veramente molto semplice. Innanzitutto, a differenza di altri arbusti, il suo posizionamento non incide in modo particolare con la riuscita della sua coltivazione. Faranno i salti di gioia i “pollici neri”. Sempre meglio, però, sistemarlo in posizione semi-ombreggiata, ma crescerà bene anche in pieno sole o all’ombra.

La bella notizia è che per quanti riguarda il clima, resiste al caldo e non teme le temperature rigide.

Questo vuol dire che si adatta veramente a qualsiasi tipo di clima e temperatura. Non solo. Resiste molto bene sia agli scarichi inquinanti provenienti dalle strade sia ai venti e alla salsedine delle zone di mare: per questo motivo può essere utilizzato come siepe protettiva anche grazie al bordo delle foglie che è leggermente pungente.

Sta benissimo nei giardini delle case prossime a strade trafficate e nelle località marine.

Per quanto riguarda l’annaffiatura non devi preoccuparti perché starà benissimo con l’acqua piovana. Tuttavia, in periodi particolarmente siccitosi il nostro consiglio è quello di annaffiarlo almeno una volta ogni due settimane.

Nonostante sia una pianta molto resistente alle intemperie è un po’ sensibile ai parassiti come la ruggine, un fungo che forma molteplici macchie giallastre o di un colore scuro sul versante superiore della foglia, o la cocciniglia, un parassita che si nutre della linfa della pianta ospite facendone seccare prima le foglie e successivamente tutta la pianta che attacca sia i rami che le foglie e non sempre è facile da estirpare.

Il cavolo ornamentale, non si mangia ma si ammira

Il cavolo ornamentale è una pianta rustica all’apparenza ma non semplice da curare (ilegalni da Pixabay)

Il cavolo ornamentale è una pianta speciale, che non viene considerata molto nobile ma che ti può regalare un tripudio di bellezza e colore che non svanisce fino a primavera. I colori delle foglie vanno dal bianco al crema, dal rosa al violetto con diverse sfumature di verde ai bordi.

Non è una pianta, come dicevamo, particolarmente raffinata e infatti non ha bisogno di cure troppo certosine. Però, al contrario delle piante meno esigenti il cavolo ornamentale necessita di regolari e costanti annaffiature soprattutto nei periodi di prolungata siccità poiché ama il substrato sempre sempre umido ma non fradicio.

Se pensavi che, vista la sua natura, il cavolo ornamentale non ha bisogno di nulla stai sbagliando. Si tratta di un fiore invernale che ha bisogno dei raggi del sole e anche se resiste anche a temperature molto rigide teme molto le gelate notturne. E attenzione, ricorda che il cavolo ornamentale è una pianta da esterni: l’aria secca e calda tipica degli appartamenti nella stagione invernale potrebbe causare un rapido deperimento.

Per rendergli la vita più facile e agiata ti consigliamo di concimarlo spesso perché per potersi esprimere al meglio ha bisogno di nutrienti almeno ogni 20 giorni. Puoi somministrargli del concime liquido specifico per piante da fiore, diluito nell’acqua delle annaffiature oppure, ogni due mesi, spargere intorno al colletto della pianta  del concime granulare a lento rilascio. La scelta è tua!

Siepi colorate provenienti dalle brughiere

L’erica è un arbusto che odia il caldo e può sopportare il sole esclusivamente nella stagione invernale (9883074 da Pixabay)

Ed eccoci a una delle piante più affascinanti e misteriose che grazie ai suoi fiori variopinti che vanno dal bianco al rosa, dal viola al bronzo, danno un tocco selvatico al tuo terrazzo che ricorda le aspre atmosfere incantate del sottobosco.

In natura, infatti, le eriche prosperano nelle brughiere. A questo punto ti starai chiedendo cosa sono le brughiere. Te lo specifichiamo perché è molto importante provare a capire l’habitat di provenienza di una pianta per curarla al meglio. Le brughiere sono habitat diffusi in Europa occidentale, nell’Africa tropicale, nell’Asia centrale, nell’Australia settentrionale e in America settentrionale. Nell’Italia settentrionale è chiamata anche groana, e in Friuli si chiama “magrêt” ed è caratterizzata da un suolo acido con scarsa presenza di humus.

Ti diamo subito una notizia: le eriche possono resistere al sole solo in inverno e non sopportano il caldo intenso e l’aria troppo asciutta. Questo significa che è meglio se la vuoi coltivare in montagna e in un luogo prevalentemente ombreggiato.

Veniamo adesso a qualche consiglio pratico. Stai attento/a, le eriche per vivere in serenità hanno bisogno che tu sia in grado di rispettare poche e semplici regole. La prima riguarda il terriccio che deve essere mantenuto sempre umido ma non fradicio innaffiandolo preferibilmente con acqua piovana o decalcificata perché mal sopporta l’acqua calcarea. Per garantire una costante umidità, ti consigliamo di posizionare il vaso su uno strato di ghiaia o biglie di argilla inumidita, tenendo la pianta lontana da fonti di calore e termosifoni.

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