Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, giovedì 5 novembre, ha comunicato i dati dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha pubblicato il nuovo aggiornamento relativo all’epidemia da Covid-19. Stando alla tabella sanitaria di oggi, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 824.879, ossia 34.505 in più di ieri. In aumento anche i soggetti attualmente positivi che ammontano a 472.348 (+29.113), così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva che risultano essere 2.391, 99 in più di ieri. Le persone guarite sono 312.339 con un incremento di 4.961 unità. Si aggrava ancora il bilancio complessivo dei decessi con 445 vittime nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 40.192.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha segnalato l’eliminazione di 3 casi in quanto giudicati non casi Covid-19. La Calabria ha comunicato che il numero dei decessi a ieri era 124, e non 125. Anche la Toscana ha comunicato che il numero dei decessi a ieri era 1445, e non 1461.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 4 novembre
Nella giornata di ieri, i casi di contagio erano saliti a 790.377 . In aumento anche i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 443.235, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva che ammontavano a 2.292. Le persone guarite erano 307.378. Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si erano registrate 352 vittime che portavano il bilancio complessivo dei decessi dall’inizio dell’emergenza a 39.764.
La Regione Campania, si leggeva nelle note, segnalava che ieri, per errore, erano stati aggiunti 45 posti di Terapia Intensiva in più. L’Emilia Romagna eliminava 2 casi in quanto giudicati non casi Covid-19. La Regione Calabria, infine, segnalava che ieri c’era stato un aggiornamento del bollettino regionale, che riportava una modifica nella distribuzione dei casi ricoverati e terapie intensive. La modifica era stata effettuata a seguito delle comunicazioni pervenute dall’azienda ospedaliera di Reggio Calabria e dall’Azienda ospedaliera di Cosenza.
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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 3 novembre
Nella giornata di martedì, stando al Bollettino del Ministero della Salute, il numero dei casi di contagio era salito a 759.829. Crescevano anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 418.142 ed i pazienti ricoverati in terapia intensiva che ammontavano a 2.225. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 302.275. Nelle ultime 24 ore si erano registrati 353 decessi che portavano il bilancio complessivo delle vittime in Italia a 39.412.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, eliminava 3 casi in quanto giudicati non casi Covid-19. La Toscana, invece, segnalava che un problema tecnico al sistema informativo della prevenzione aveva determinato problemi di estrazione a scapito della completa attribuzione delle province. Nei dati di vi erano quindi 373 nuovi casi con provincia “in fase di verifica”.
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Nuovo Dpcm, Ordine dei medici: “Provvedimenti del Governo opportuni”
“I provvedimenti stabiliti dal Governo? Opportuni, questo tipo di suddivisione a zone va nella direzione giusta quella della mediazione tra l’esigenza di non sfaldare il tessuto produttivo del Paese e quella di assumere norme più drastiche dove gli indicatori evidenziano che il virus non è sotto controllo ed i sistemi sanitari non siano in grado di sostenere il suo impatto“. Così commenta le scelte del Governo, inserite nel nuovo Dpcm, Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). Attraverso il nuovo decreto, difatti, il nostro Paese è stato suddiviso in tre fasce di rischio (gialla, arancione e rossa) con varie norme per ognuna di esse.
Il presidente di Fnomceo ha poi proseguito, come riporta AdnKronos, spiegando che il Governo, attraverso la scelta di un lockdown a zone avrebbe tenuto in considerazione quelle che erano le preoccupazioni dei medici, le quali sarebbero molto forti anche nelle regioni inserite all’interno della fascia gialla. Adesso, secondo Anelli, bisogna mantenere un monitoraggio costante ed accurato della situazione per far sì che i focolai vengano individuati ed arginati.
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Nuovo Dpcm, il sindaco de Magistris “Campania zona gialla? Siamo sconcertati”
“I conti non tornano. Due settimane fa il Presidente della Campania annunciava che avrebbe proclamato il lockdown per la gravissima situazione dei contagi, annuncio poi caduto nel vuoto. Una settimana fa il prof. Ricciardi, consulente del Governo, affermava che Napoli sarebbe dovuta andare in lockdown. Ieri sera abbiamo appreso dal Presidente del Consiglio che la Campania è zona gialla, quindi tra le Regioni a più basso rischio in Italia“. Con queste parole, attraverso una nota pubblicata sul sito del Comune, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato la decisione del Governo di inserire la Campania tra le regioni dichiarate zone gialle. La decisione è arrivata attraverso il nuovo Dpcm che suddiviso l’Italia in fasce di rischio in base ai contagi (gialla, arancione e rossa).
Il primo cittadino ha proseguito affermando che gli ospedali a Napoli ed i tutta la regione sarebbero al collasso con ambulanze usate come posti letto degli ospedali e file di auto con persone che attendono le cure.
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