Proietti, Rodolfo Laganà è stato uno die primi ad arrivare in piazza: “Non smetterò mai di ringraziarlo per quello che ha fatto per me”
Si sono tenuti a Roma a piazza del Popolo, nella chiesa degli artisti, i funerali di Gigi Proietti. Il corteo ha attraversato i punti principali della città, passando anche per il suo teatro, dove c’era il cuore del suo lavoro. Fortissime le parole di Rodolfo Laganà, un odie primi ad arrivare a piazza del Popolo a Roma: “Un grande amore, un uomo che mi ha dato tanto e ha dato tanto a molti. L’ultima volta che ci eravamo visti è stata una settimana prima che precipitasse tutto”. E’ stata una Roma surreale quella che ha salutato per l’ultima volta uno dei suoi figli che meglio l’ha saputa raccontare.
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Proietti, l’ultimo saluto
Dalla clinica dove il suo cuore ha smesso di battere lunedì, il corteo funebre è arrivato in cima al Campidoglio. Poi come è consuetudine fare solo ai grandi cittadini di Roma, il feretro ha effettuato il giro intorno al Marco Aurelio. Pronto il saluto militare di tutte le forze di polizia della Capitale. Poi ha proseguito per il centro, via del Corso, Piazza Barberini, via Veneto. Le persone lo hanno aspettato sui marciapiedi e i tassisti hanno aperto gli sportelli. Poi il passaggio al suo teatro. Al Globe Theatre a Villa Borghese, il teatro in stile elisabettiano che l’artista ha creato e guidato per 17 anni. Il teatro porterà il suo nome e non si aspetterà che passino i 10 anni previsti. In casi eccezionali si abbreviano i tempi e per Roma, per quel teatro, Gigi Proietti era un caso eccezionale.
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