Nuovo Dpcm, cosa si rischia violando le norme disposte dal Governo

Chi viola le norme anti Covid-19 contenute nel nuovo Dpcm approvato dal Governo rischia una multa elevata ed in alcuni casi l’arresto.

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Carabinieri (Getty Images)

Entra in vigore il nuovo Dpcm approvato dal Governo italiano per fronteggiare quella che è ormai è stata definita come la seconda ondata dell’epidemia da Covid-19. Le nuove norme non saranno omogenee per tutto il Paese che è stato suddiviso in tre fasce di rischio (gialla, arancione e rossa) in base alla situazione legata ai contagi. Ogni regione, in base alla zona assegnatale, difatti, avrà un pacchetto di norme da rispettare. In caso di violazione di tali disposizione si rischiano multe e, in alcuni casi, anche una denuncia penale con l’arresto da 3 a 18 mesi.

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Nuovo Dpcm, cosa si rischia violando le normative: multa sino a 560 euro ed in alcuni casi l’arresto

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(Getty Images)

Oggi è entrato ufficialmente il nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di coronavirus. Il Dpcm, che ha l’obiettivo di limitare la diffusione del contagio, prevede la ripartizione del Paese con 4 Regioni in zona rossa, 2 arancione e le restanti 14 in zona gialla. Le fasce indicano l’indice di rischio al momento della determinata regione e prevedono ognuna normative diverse da rispettare. I provvedimenti riguardano gli spostamenti, la chiusura delle attività commerciali, la didattica a distanza per le scuole ed il rispetto del coprifuoco a livello nazionale dalle 22 alle 5 del mattino. Durante questa fascia oraria, difatti, è vietata la circolazione ad esclusione di comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità che andranno indicate sul modulo di autocertificazione.

In caso di violazione di tali norme sono previste multe e sanzioni. Nello specifico, chi verrà fermato a circolare senza una comprovata motivazione durante le ore di coprifuoco senza una comprovata esigenza, rischia una sanzione da 280 euro che raddoppiano divenendo 560 in caso di recidiva. Se un soggetto viola la quarantena, invece, scatta la denuncia penale che prevede l’arresto da 3 a 18 mesi a cui si aggiunge una multa che varia dai 500 ai 5mila euro.

Si rischia una multa da 280 a 560 euro anche in caso di violazione delle norme durante il consumo al bar o al ristorante. In queste attività, chiuse in zona rossa e arancione, ma aperte nelle altre regioni, è consentito consumare al tavolo in massimo quattro persone e con l’obbligo di mascherina, tranne quando si sta bevendo o mangiando. All’interno dei locali, inoltre, potrà esservi un numero limitato dei clienti.

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Chi viola queste disposizioni rischia la multa, mentre al ristoratore può essere inflitto l’obbligo di chiusura sino a cinque giorni.

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