Fiorella Mannoia presenta il nuovo album: “È una forma di resistenza”

È uscito ieri a mezzanotte l’ultimo album di Fiorella Mannoia, ‘Padroni di Niente’: un disco che vanta collaborazioni importanti come quelle di Ultimo, Simone Cristicchi, Bungaro e Amara

Fiorella Mannoia
Fiorella Mannoia (foto da GettyImages)

 

“E poi e poi e poi sarà che quando penso di voler cambiare il mondo poi succede che è lui che cambia me e poi e poi e poi sarà che quando sento di voler salvare il mondo poi succedere che è lui invece che salva me”… Questo il ritornello del nuovo singolo di Fiorella Mannoia, il cui testo è del giovane cantautore Ultimo. Il brano è uscito ieri insieme all’album omonimo in formato cd e su tutte le piattaforme digitali. Ci sarà la possibilità per i fan di acquistare anche il vinile dal prossimo 20 novembre. La Mannoia ha definito il disco “una forma di resistenza”, come scrive ‘leggo.it’. Un lavoro che ha visto la luce durante il lockdown della primavera scorsa, un momento buio dove l’arte può aiutare a sentirsi meno oppressi da questo virus che sta mettendo in ginocchio il nostro Paese e il mondo intero. Così come dice la cantante: “Concepito nel peggior periodo che abbiamo vissuto dal Dopoguerra”.

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Tra gli artisti che prendono parte al disco di Fiorella Mannoia c’è una novità

Fiorella Mannoia
Fiorella Mannoia (foto da GettyImages)

Il disco è composto da otto tracce, scritte a più mani da artisti come Bungaro, Simone Cristicchi e Amara, oltre al già citato Ultimo. L’ultimo brano è cantato da Fiorella Mannoia insieme a Olivia XX e si intitola “Sono una figlia”, un’assoluta novità per la cantante romana. Da sempre vicina alle piccole e grandi rivoluzioni del mondo, la Mannoia si unisce all’appello dei suoi colleghi musicisti nel denunciare la chiusura delle attività artistiche che sono state molto penalizzate da questo ultimo lockdown e dalla precedente chiusura: “Abbiamo vissuto in un incubo, eppure quando si è riaperto tutto, si è tornati peggio di prima. E anche sul Covid c’è divisione destra e sinistra”.

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“Forse per questo siamo ancora più preoccupati di prima del lavoro. C’è chi si trova a pensare che se non muore di Covid muore di fame”, ha concluso la cantante.

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