Uno studio dell’ISTAT potrebbe portare alla distribuzione di un assegno unico all’80% delle famiglie italiane per un totale di 2990 euro annui.
Secondo uno studio dell’ISTAT, il tenore di vita degli italiani è diminuito drasticamente dal 2007 ad oggi. Si parla di un decremento medio dell’8,8%, ma distribuito in maniera non uniforme tra i vari strati della popolazione. Come illustrato dal direttore dell’ISTAT in una riunione della Camera di fine ottobre, il reddito delle famiglie più economicamente agiate supera di oltre 6 volte quello delle fasce più povere. Dalla necessità di fornire un sussidio alle famiglie meno abbienti nasce dunque un provvedimento che toccherà un elevata percentuale di italiani.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus, il bollettino del 7 novembre: i dati dell’epidemia
Direttore Istat: “80% delle famiglie italiane coinvolte”
Come illustrato dal Direttore dell’ISTAT Giancarlo Blangiardo, l’introduzione dell’assegno unico riguarderà l’80% delle famiglie italiane per una media di 2990 euro annui per famiglia. Ciò significa che ad ognuna delle famiglie toccate dal provvedimento spetterà una media di 250 euro al mese. Questi andranno a sostituirsi ai 97 euro attualmente in vigore.
Un provvedimento significativo, ma insufficiente per migliorare la condizione di molte famiglie in difficoltà. Sempre secondo la ricerca dell’ISTAT, infatti, solo il 68% degli aventi diritto all’assegno unico ne trarrà realmente vantaggio. Per tutte le altre famiglie non si registreranno significativi miglioramenti o si potrebbe verificare addirittura un peggioramento, poiché l’assegno andrà a sostituirsi a sussidi già esistenti e di lunga più cospicui. Resterà dunque da vedere quando e come la misura verrà messa in atto.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Sparatoria fuori da un locale, muore un rapper internazionale
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera, situazione sanitaria e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter