La Juventus ha celebrato ieri uno dei suoi più grandi campioni. Alessandro del Piero ha compiuto 46 anni. Come ha festeggiato
Il 9 Novembre 1974 a Conegliano è nata una leggenda del calcio mondiale. Stiamo parlando di Alessandro del Piero. Soprannominato Pinturicchio dall’ Avvocato Gianni Agnelli, ha spento ieri 46 candeline. Tutt’oggi è è considerato tra i migliori giocatori del calcio italiano.
Campione del mondo con la nazionale nel 2006, è stato capitano della Juventus per oltre dieci anni, dal 2001 al 2012 stabilendo il primato assoluto di reti (290) e di presenze (705). Un sondaggio del 2012 lo ha proclamato «lo sportivo più amato dagli italiani». Appese le scarpette al chiodo, ha fondato, assieme all’attore Patrick Dempsey (il Derek di Grey’s Anatomy), il team automobilistico Dempsey/Del Piero Racing, che ha esordito nella 24 Ore di Le Mans.
Grandi festaggiamenti ieri per il suo compleanno. Il team storico in cui ha militato per metà della sua vita gli ha dedicato una serie di post per celebrarne la carriera. “Happy birthday to the legend that is, Alessandro Del Piero” – queste le parole apparse sul profilo Instagram della Juventus, insieme a un video che testimonia le prodezze in campo.
Juventus. Alessandro Del Piero spegne 46 candeline
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Alessandro Del Piero in persona, invece, ha pubblicato degli scatti sereni insieme alla moglie e i suoi tre figli e una splendida torta con sopra la sua figura di spalle e il mitico numero 10 sulla maglietta.
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Del Piero adesso risiede a Los Angeles. Si è collegato in diretta durante la trasmissione Che Tempo che Fa con Fabio Fazio. Ha scambiato qualche riflessione sulla situazione calcistica attuale, riferendosi proprio alla Juventus. Non si aspettava Andrea Pirlo diventasse allenatore dei bianconeri, almeno non così presto. “Che lui avesse qualità era risaputo, infatti era stato assunto dall’Under 23” – ha detto. Preoccupazioni anche riguardo il Covid: “Ci aspetta un periodo difficile, parola degli esperti, non mia. Io mi auguro che il calcio e lo sport possano andare avanti. La salute degli atleti e degli addetti ai lavori deve avere la priorità”.
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