Il prete rifiuta la madrina della cresima. “Meglio il padre divorziato, non lei”

Scandalo a Reggio Emilia. Un prete ha rifiutato la madrina della cresima scelta da una ragazzina di 13 anni. Il motivo è oltraggioso

madrina della cresima
Chiesa (Pixabay)

Don Daniele Casini, parroco di Pieve Modolena, ha comunicato ai genitori di una ragazzina di 13 anni, la quale dovrà accogliere il sacramento della cresima il prossimo 22 novembre, che la scelta della madrina deve essere cambiata. La donna, un’amica di famiglia, non soddisferebbe i requisiti che la Chiesa prevede per il ruolo d’adempiere.

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Rifiutata dal prete madrina della cresima. Il motivo

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Bandiera pace (GettyImages)

Il motivo? L’omosessualità della persona indicata dalla giovane. Il rifuto ha destato molto clamore e sdegno, non solo nella provincia di Reggio Emilia, ma in tutta Italia. É anacronistica quest’azione, soprattutto dopo che recentemente anche papa Bergoglio si è espresso al riguardo, aprendosi alle unioni tra persone dello stesso sesso e auspicando per loro salvaguardia legale.

La madre della 13enne ha dichiarato: “Avevamo proposto al parroco che a porre ufficialmente la firma fosse qualcun altro. Volevamo che però a fianco di mia figlia, in chiesa, fosse presente questa persona. Lei le vuole molto bene”. Non c’è stato nulla da fare. Il no è stato definitivo. Il prete ha suggerito di scegliere addirittura il padre divorziato, ma non l’amica di famiglia in questione, poiché lesbica.

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Non si è fatta attendere la risposta della comunità LGBTQ+. Il presidente della sezione Arcigay di Reggio Emilia, Alberto Nicolini, ha scritto su Facebook: “Arcigay Gioconda è composta da persone cattoliche, musulmane, atee, spirituali e non. Quando accadono queste situazioni, proviamo tutt* rabbia e umiliazione. Rabbia perché ogni anno ci sono madrine e padrini LGBTI+ che il più delle volte sono costretti a nascondere sé stessi come se ci fosse qualcosa di male non per ciò che fanno, ma per chi sono.”

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