Adriana Lima nel 2017 ha avuto un incidente che l’ha costretta a 24 giorni di coma. Anche con il 63% di ustioni sul corpo oggi però confessa di stare bene
Il Mirror ieri ha riportato il lieto epilogo di una terribile vicenda accaduta nel 2017 e che ha colpito pesantemente una donna brasiliana e la sua famiglia. Adriana Lima di 39 anni e residente a Joinville, Brasile, tre anni fa è stata vittima di un incidente domestico mentre con marito era intenta a pulire l’appartamento di un cliente che aveva noleggiato la sua ditta di pulizie.
L’uomo infatti avrebbe acceso i fornelli della cucina subito dopo che lei aveva pulito altri mobili con prodotti infiammabili, l’onda d’urto le ha causato ustioni sul 63% del corpo e quattro arresti cardiaci. Adriana Lima ha subito ustioni di terzo grado, comprese mani, viso, gambe e braccia, ed ha trascorso i successivi 24 giorni in coma sempre in terapia intensiva.
La donna era al lavoro con suo marito David Lima, 37 anni, in quel lontano luglio 2017. La coppia infatti possiede una ditta di pulizie che gestisce da anni e per pulire l’appartamento dove è avvenuta l’esplosione hanno utilizzato un prodotto infiammabile per l’impermeabilizzazione dei divani. Il proprietario dimenticandosi della cosa accese i fornelli della cucina provocando la deflagrazione della casa.
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Sotto l’effetto dell’adrenalina, inizialmente Adriana pensava di essere uscita relativamente indenne dall’incidente, aiutando anche il proprietario dell’appartamento a fuggire dai rottami pieni di fumo. Ma pochi minuti dopo la donna ha iniziato a provare dolore intenso su tutto il corpo con successivo arresto cardiopolmonare. Il marito a differenza sua invece si trovava fuori dalla casa quando è avvenuta l’esplosione e non ha subito danni fisici.
Parlando dopo l’incidente dell’orrore, Adriana ha detto: “In quel momento, ho pensato che solo le mie mani erano bruciate, ma in realtà era molto peggio di quanto immaginassi. I vigili del fuoco che sono arrivati per primi hanno visto che il mio caso era serio, ma in quel momento ho pensato solo ai miei figli perché erano nel parcheggio dell’appartamento in cui stavamo lavorando. Dovevo assicurarmi che fossero al sicuro”.