Natale 2020. Cosa dovranno aspettarsi gli italiani in vista della festività più sentita, tra legittime preoccupazioni personali e nuovi DPCM in arrivo
Il Natale è indubbiamente il periodo più magico dell’anno. Tralasciando il personale credo religioso di ognuno, con il tempo si è trasformato in un’occasione per tutti di raccoglimento, riflessione e comunione con i propri cari. La domanda che ci stiamo ponendo in queste settimane è condivisa da molti: riuscirà il Coronavirus a distruggere anche questo momento? Ad aprile è stata intaccata un’altra grande festività particolarmente sentita nel nostro Paese (e non solo): la Pasqua. Un milione di uova di cioccolato e regali sotto l’albero non possono servire a rendere meno dolorose le emozioni provate da tutti negli ultimi mesi.
Tuttavia, arrivano buone notizie in merito che renderanno più liete le aspettative per il futuro 25 dicembre. La Costituzione infatti garantisce libertà personale e privacy all’interno delle proprie mura domestiche. La longa manus del governo dovrà quindi fermarsi dietro l’uscio. A quanto pare, non ci saranno divieti che imporranno con chi poter stare seduti a tavola il giorno di Natale. Se proprio non vi aggrada il parente di primo grado che non vi sta troppo simpatico, nessuno vi vieterà di preferirgli un amico o una persona a cui siete più legati.
E’ chiaro che vige sempre la regola d’oro: usare il buon senso e preservare in ogni circostanza le fasce più deboli della popolazione, soprattutto gli anziani.
Natale 2020. Cosa possiamo e non possiamo fare
Il governo è a conoscenza del cambiamento della società, in continua evoluzione. E’ giusto che tutti abbiano uguali diritti e sono da preservare, infatti famiglie allargate o single che non vogliono rimanere soli il giorno di Natale. La raccomandazione sarà quella di limitare le grandi tavolate, soprattutto perchè stiamo parlando di luoghi al chiuso dove è difficile mantenere le distanze. Il consiglio, se possibile, è quello di tenere anche a casa le mascherine, specialmente in presenza di anziani o persone immunodepresse.
Gli spostamenti tra regioni rosse e arancioni, come sappiamo, sono al momento fuori discussione. Tuttavia, sarà consentito a chi studia o lavora in un comune diverso da quello di residenza di fare ritorno a casa. Va da sé che sarebbe preferibile non invadere aeroporti e stazioni e viaggiare responsabilmente.
Anche il diritto di culto è garantito dalla Costituzione. Le chiese durante la notte di Natale saranno aperte per le funzioni consuete e la partecipazione sarà libera, a discrezione dei credenti.
Cosa ne sarà dello shopping natalizio? Le restrizioni messe in atto adesso dal governo sono state attuate perchè sortiscano effetto positivo il più presto possibile. Se accadrà quanto sperato, potrebbero essere allentate le misure vigenti. Come sappiamo, nelle regioni rosse la maggior parte degli esercizi commerciali sono chiusi. L’aspettativa è quella di non rinunciare ai regali sotto l’albero. Una buona alternativa è quella di rivolgersi allo shopping online, non solo dei negozi della grande distribuzione, ma soprattutto degli esercizi locali che si sono attivati, nella maggioranza dei casi, con il servizio di consegna a domicilio.
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