Otto giovani ragazzi sono stati multati dalla polizia per aver festeggiato un compleanno in casa in zona rossa non rispettando le restrizioni imposte dal Governo
Otto giovani si sono ritrovati in una casa in una zona rossa per festeggiare un compleanno non rispettando le regole anti-Covid che impongono di stare nella propria abitazione solo con conviventi. È successo a Brescia dove due auto della polizia sono sopraggiunte sul posto verso le 3 del pomeriggio. Gli agenti hanno scoperto che in effetti nella casa di via Cossere, così come racconta ‘Askanews’, otto ragazzi ventenni stavano festeggiando il compleanno di uno di loro, incuranti delle regole di contrasto al Coronavirus contenute nel Dpcm varato dal Governo Conte. I festeggiamenti sono costati cari a ognuno di loro che dovrà pagare una multa di 400 euro. I poliziotti infatti hanno stilato otto verbali per il non rispetto delle norme contro il contagio del coronavirus.
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La ministra Azzolina ascolta i genitori e gli inseganti dei giovani di un’altra zona rossa
La ministra dell’istruzione Lucia Azzolina è intervenuta per scongiurare la chiusura delle scuole nella città di Palermo, così come ha scritto sul proprio profilo Facebook: “Con il dialogo e il reciproco impegno abbiamo evitato la chiusura delle scuole. Questo è fare politica. Questo è avere senso dello Stato e pensare al bene dei nostri ragazzi”, scrive così la referente del Governo Conte dopo aver parlato del lavoro che stanno compiendo le istituzioni per evitare che gli studenti siano penalizzati dal lockdown e dalle misure restrittive come la chiusura degli istituti scolastici. Lo scopo è evitare lo stop prolungato della didattica in presenza. La ministra ha scritto anche che ieri si è riunita con il Comitato Tecnico Scientifico per parlare di questa situazione. Inoltre ne ha discusso anche con genitori e docenti della Campania che temono l’aumento di problemi gravi come “il disagio sociale” e “la dispersione scolastica”.
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L’Azzolina si dice pienamente d’accordo e ha concluso il suo post su Facebook con queste parole “Capisco la voglia di tornare in classe di tutti quei ragazzi e ragazze che ieri hanno deciso di manifestare, dando vita al movimento #SchoolsForFuture e altre iniziative analoghe”.”
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