Gran balzo in avanti in Europa: fine 2020 vede PIL e Job Placement in crescita

Secondo i dati dell’Eurostat si prospettano tempi migliori per l’economia europea: lo dimostra l’incremento record del PIL (+12,6) dal 1995.

Crescita economica 2020 ( Getty Images)
Crescita economica 2020 ( Getty Images)

In seguito alla crisi economica propagatasi in tutta Europa a causa della pandemia, i dati emersi dall’ultima analisi condotta dall’Eurostat hanno riscontrato un notevole aumento del PIL e del job placement. Lo scorso trimestre il quadro della situazione economica europea prevedeva un leggero rialzo, ma mai come adesso. Il PIL balza a +12,6%, mentre il tasso delle occupazioni prevede un incremento del +0,9% rispetto al calo repentino delle scorse mensilità. Infatti, le informazioni precedenti riportavano uno scenario molto differente: una discesa in picchiata su entrambi i versanti, con PIL in diminuzione dell’11,8% e job placement dell’1,8%.

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La fine del 2020: i dati “positivi”

Job Placement 2020 (Getty Images)
Job Placement 2020 (Getty Images)

L’Unione Europea ha attraversato un periodo decisamente buio per quel che riguarda il piano economico di quest’anno. Eppure, le tabelle del terzo trimestre segnalano aumenti su quasi tutti i versanti. Fra questi vi è l’incremento generale del 12,6%, rispetto ai mesi scorsi. Anche in ambito internazionale non sono mancate le comparazioni. Gli Stati Uniti seguono la stessa andatura, seppur con percentuali minori ( del 7,4%). Nella classifica europea si aggiudicano il podio, invece, Francia e Italia con PIL rispettivamente del 18,2% e 16,1%.

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Crisi coronavirus 2020 (Getty Images)
Crisi coronavirus 2020 (Getty Images)

A segnare il record dopo il boom di crescita economica riscontrata a metà degli anni ’90, è il settore delle occupazioni in Europa, con lo 0,9% in più rispetto ai dati precedenti. Di pari passo seguono il commercio e le esportazioni, nonostante il pesante dislivello con le percentuali della scorsa annualità e quelle dell’inizio 2020. Nello specifico le esportazioni nazionali riportano un incremento dei guadagni lievemente più alto (24,8 mrd) rispetto a quelle internazionali.

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