Federica Tropiano è morta dopo una settimana d’agonia, era rimasta ustionata gravemente. Grande lutto a Treggiano, Salerno, dove viveva la ragazza
Federica Tropiano era rimasta gravemente ustionata nel tentativo di accendere il camino di casa una settimana fa, ma purtroppo non ce l’ha fatta. La 21enne è deceduta ieri all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverata da sabato scorso a seguito delle gravi ustioni riportate nell’incidente.
Federica era originaria di Teggiano, in provincia di Salerno, e sabato scorso, 7 novembre, aveva provato ad accendere il fuoco del camino con una bottiglia d’alcol, ma era stata investita con un ritorno di fiamma che l’aveva subito avvolta bruscamente.
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Era stata portata subito all’ospedale di Polla ma viste le sue gravi condizioni i medici avevano immediatamente deciso di trasferirla al Centro Grandi Ustioni del Caldarelli di Napoli. È stata sottoposta a diversi interventi chirurgici che inizialmente pensavano lasciassero qualche speranza per la giovane, ma a distanza di una settimana il suo cuore ha smesso di battere, troppo gravi quelle ustioni che l’hanno colpita per il 65% del corpo.
Nonostante i genitori l’avessero portata subito al pronto soccorso di Polla, nulla è valsa la tempestività di tutto il reparto medico. Troppo grandi le ferite e troppo debole il cuore di Federica che lascia attoniti e increduli per la prematura perdita i genitori e la sorella, ma anche tutta la comunità di Teggiano.
Il Caldarelli in questi giorni è anche al centro dei un altro riportante fatto di malasanità. Il video dell’uomo morto nel bagno dell’Obi, Osservazione Breve intensiva, un pre-reparto in cui i malati sostano per essere poi smistati, ha fatto il giro del web.
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Nel breve video si sente un uomo che dice, indicando il paziente a terra privo di vita: “Questo è deceduto! Questo è l’ospedale Cardarelli…siamo qua al reparto Pronto soccorso eccolo qua …questo qua è in mezzo all’urina e al cibo non sappiamo se è vivo o è se morto…l’altra non sappiamo niente!”. Nel filmato sono indicato altre persone abbandonate in alcune barelle lungo il corridoio del reparto.
Al momento l’Azienda Sanitaria ha fatto sapere che sarà avviata un’indagine mirata verso chi ha diffuso le immagini sensibili a danno di tutta la struttura.
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