Una recente ricerca della China Medical University condanna le uova come responsabili dell’aumento del diabete di tipo 2 negli adulti
Il 14 novembre si è celebrata la Giornata Mondiale del Diabete e secondo i dati 2019 dell’Associazione Nazionale di Diabetologia in Italia, ogni due minuti viene fatta una diagnosi di diabete, per un totale complessivo di oltre 3 milioni di persone affette dalla malattia fra le quali 1 su 6 è over 65. I dati spiegano anche che sono al momento affette dalla malattia circa 422 milioni di casi nel mondo con una media di 4 milioni di morti l’anno. Inoltre pare anche che le persone affette da diabete siano anche quelle più esposte all’attuale rischio di pandemia.
“Sono ormai numerosi gli studi che dimostrano come corretta alimentazione e regolare attività fisica possano agire come un vero e proprio farmaco per prevenire o contrastare l’evoluzione del diabete di tipo 2. Vale la pena ricordare che solo negli ultimi 35 anni il numero di persone in tutto il mondo a cui è stato diagnosticato il diabete è quadruplicato: si è passati dai 100 milioni del 1980 ai 422 del 2014”, spiega Antonluca Matarazzo, Direttore Generale della Fondazione Valter Longo Onlus.
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ll diabete di tipo 2 (quello che si manifesta in età adulta) può essere particolarmente influenzato dallo stile di vita e dalla dieta di una persona. Bisogna infatti porre molta attenzione a determinati alimenti che, considerati salutari, possono per alcuni soggetti essere deleteri per mantenere uno stato di salute normale. Un esempio è l’uovo che pur nella sua semplicità, se consumato eccessivamente può aumentare notevolmente il rischio di diabete.
Le uova sono infatti uno dei cibi proteici migliori sul mercato scelti non a caso per il loro potere saziante anche dagli sportivi. Un uovo medio – con circa 35-40 g di albume e 14-18 g di tuorlo – apporta circa 85 kcal, ha 13 g di proteine, 0,7 g di carboidrati e 9 g di grassi principalmente saturi.
La Cina è uno dei maggiori Paesi per numero di casi di diabete di tipo 2
Una recente ricerca condotta dalla University of South Australia e dalla China Medical University in collaborazione con la Qatar University, ha messo sotto accusa proprio le uova. La ricerca, pubblicata sul British Journal of Nutrition, ha analizzato un campione di adulti cinesi tra il 1991 e il 2009 valutando proprio il consumo di uova: ne è emerso che le persone, soprattutto le donne, che consumavano regolarmente una o più uova al giorno – circa 50 grammi – aumentavano del +60% il rischio di diabete.
Dato su cui prestare attenzione è anche che in Cina il diabete colpisce oltre l’11% della popolazione, quando la media globale si attesta intorno all’8,5%, incidendo per circa 109 miliardi di dollari sulle spese nazionali e per 760 miliardi sulla spesa sanitaria globale.
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“Per sconfiggere il diabete – spiega la dottoressa Ming Li, autrice principale dello studio – è necessario un approccio multiforme che non comprenda solo la ricerca, ma anche un chiaro insieme di linee guida per informare e guidare il pubblico. Questo studio è un passo verso questo obiettivo a lungo termine”.
“Negli ultimi decenni la Cina ha subito una sostanziale transizione nutrizionale – continua Ming Li – che ha visto molte persone abbandonare una dieta tradizionale composta da cereali e verdure, a una dieta più elaborata che include maggiori quantità di carne, snack e alimenti ad alto contenuto energetico. Allo stesso tempo, anche il consumo di uova è aumentato costantemente e dal 1991 al 2009, il numero di persone che mangiano uova in Cina è quasi raddoppiato”.
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