Louise Smith, appena 16 anni, è stata uccisa dal marito della zia. Il tribunale ha ascoltato la parente della vittima e il movente è senza dubbio di natura sessuale. Scopriamo più nel dettaglio cosa è successo.
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La Winchester Crown Court ha accusato Shane Mays di omicidio colposo. L’uomo di 30 anni abita nella città di Havant, nell’angolo sud-est dell’Hampshire; ed è attualmente indagato poiché considerato colpevole della morte di Louise Smith. Il pubblico ministero ha asserito che la sparizione è avvenuta durante il VE day (Victory in Europe Day), l’8 maggio, data in cui si celebra l’armistizio tra Germania e forze alleate. I resti dell’adolescente, parzialmente bruciati, riportano evidenti segni di violenza sessuale. Il ritrovamento del corpo nell’area boschiva di Havant è avvenuto 13 giorni successivi alla data che segna la fine della seconda guerra mondiale in Europa. Secondo l’accusa le ferite testimoniano che la vittima è stata anche “penetrata in modo terribile”.
IL MOVENTE SESSUALE E I SEGNI DELLA VIOLENZA
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Louise era una ragazza emotiva e vulnerabile, con problemi di ansia adolescenziali. Prendeva antidepressivi e si confidava spesso con un assistente sociale. Viveva insieme a Shane Mays e a sua moglie Chazlynn Jayne Mays, cugina della madre e zia. La ragazza aveva deciso di convivere insieme alla coppia per sentirsi libera di frequentare il suo ragazzo senza vincoli. I limiti alle uscite erano infatti motivo principale delle discussioni con sua madre, Rebecca Cooper. Nell’appartamento l’uomo stuzzicava spesso Louise; e il ragazzo della vittima lo ha accusato di aver flirtato più volte con la ragazza. Talvolta “le metteva le braccia attorno per bloccarla”. L’omicida ha confessato di aver gettato il telefono di Louise e al ritorno si è fermato a casa della madre. “Le ho detto di averla accompagnata allo skatepark di Emsworth”. “Sudato e assetato”, l’accusato ha inizialmente mentito alla polizia in merito alla scomparsa. Il cadavere riporta inconfutabili segni di violenza, quali anche colpi ripetuti sulla testa. Ossa e struttura del viso sono completamente frantumate e la mascella risulta staccata dal cranio.
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L’imputato ha ammesso l’omicidio colposo della ragazza l’8 maggio, il giorno stesso in cui la signora Mays ne ha denunciato la scomparsa. Il caso è ancora aperto e le indagini continuano.
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Fonte Mirror