Lo scandalo di una maestra nel torinese: vittima di diffamazione da parte dell’ex fidanzato e della direttrice della scuola per l’infanzia.
Una maestra d’asilo in provincia di Torino è stata vittima di un doppio inganno. La prima parte dello scandalo è stata messa appunto dall’ex partner della donna e la seconda, di tutta risposta alla precedente, dalla stessa rappresentate di un’istituzione: la direttrice della scuola per l’infanzia in cui la vittima insegnava fino al giorno dell’accaduto. A quanto pare, secondo la diretta testimonianza della donna, il suo ex fidanzato, nonché calciatore attivo nella categoria dilettanti, avrebbe utilizzato impropriamente il materiale erotico. La maestra aveva inviato in confidenza e nel corso della relazione alcuni video e fotografie all’uomo. Il quale, al termine della loro storia, ha spudoratamente deciso di rivelarne il contenuto. Ha quindi pubblicato senza alcuno scrupolo i video inviatigli privatamente dalla donna in una chat di gruppo di alcuni suoi amici del calcetto.
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Scandalo: l’angoscia raddoppia ma la vittima reagisce
Nella chat in questione, in cui l’uomo ha deciso di inviare tutto il materiale riguardante al sua ex fidanzata, era presente anche la mamma di uno degli allievi della maestra. La quale, invece di sostenere la vittima nell’accaduto, ha deciso di inoltrare le fotografie ed i video ad altri genitori e di minacciare la donna a sua volta, affinché mantenesse il silenzio e non rivelasse l’accaduto. Altrimenti avrebbe mostrato tutto il materiale alla direttrice scolastica dell’asilo.
La donna, di fronte ad un simile e duplice abuso, ha preferito reagire piuttosto che restare in silenzio. Ha prontamente inoltrato la denuncia dell’accaduto ed in seguito contattato la direttrice spiegando il fatto e propensa a difendere, nonostante lo sgomento, la sua dignità di donna. Eppure, l’ulteriore umiliazione arriva proprio dall’alto stavolta, poiché la responsabile stessa dell’istituto decide di licenziarla in tronco e senza proferirle alcuna reale motivazione.
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Fortunatamente però la giustizia sembra essere sulla corretta via ed a sostegno della maestra vittima di un tradimento ai limiti della realtà. Infatti, l’esito del processo ha decretato per la direttrice dell’asilo un periodo di reclusione di quattro anni. Al quale la donna sta cercando di opporsi negoziando con il giudice per un eventuale risarcimento. L’ex fidanzato, invece, dovrà lavorare per almeno un anno per le attività socialmente utili, garantendo inoltre alla donna un copioso risarcimento per i danni alla persona nei suoi riguardi.
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