Pandemia: “Il virus è un affare”, l’intercettazione su camorra e Covid

Pandemia, le mani della camorra sulle sanificazioni anti-Covid. L’intercettazione choc: “Questo coronavirus è un buon affare”

Guardia di Finanza mascherine
Guardia di Finanza (Getty Images)

Che la criminalità organizzata fosse in grado di mutarsi in fretta quando nascono delle emergenze mutando e adattandosi a quello che offre il “mercato”, è cosa ben nota. Ed è noto anche che durante questa pandemia sono arrivate dichiarazioni e informative sulla forza tentacolare della criminalità organizzata, pronta ad inserirsi nei business offerti dalla pandemia. Del resto, lo scorso aprile il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho in un’intervista al quotidiano La Repubblica, aveva lanciato l’allarme: “Non c’è crisi che non sia una grande opportunità per le mafie”, affermò il procuratore – “Le mafie nascono come agenzie di servizi. Proliferano laddove lo Stato non c’è, arriva in ritardo, manca o fa comunque fatica”.

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Pandemia, le mani della criminalità sull’emergenza Covid

sanificazione
Operazioni di sanificazione (Getty Images)

E sull’onda delle raccomandazioni del procuratore che forse si sono attivati gli investigatori della Guardia di Finanza di Rimini. E’ di poche ore il sequestro di un’azienda che si occupava di sanificazione in odore di camorra. Il tutto è partito dall’intestazione fittizia a quattro persone che ha in fretta lasciato insospettire gli investigatori. L’azienda, pur se intestata ad altra persona, risulta nella realtà gestita da un pregiudicato, originario di Napoli. L’uomo è stato già coinvolto nel 2014 nell’operazione anti-droga denominata “Drugstore” condotta proprio dalle guardie di Rimini. Per le Fiamme Gialle non è stato difficile capire il gioco. Nello scorso aprile, in piena emergenza coronavirus, è divenuto socio occulto di una ditta individuale del settore delle sanificazioni attiva nella zona di Pesaro e Urbino.

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sanificazione FOTO Getty Images

Eloquente è stata poi l’intercettazione dell’uomo da parte degli investigatori: “Sto coronavirus è stato proprio un buon affare”, ha affermato l’uomo senza sapere che le orecchie e i registratori delle forze dell’ordine erano lì ad ascoltare e immortalare.

 

 

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