Superbonus 110%, Enea lancia i controlli a tappeto per gli interventi iniziati prima del 1° luglio. Le penali sono per i tecnici ed i cittadini
Al via con i controlli a campione sui lavori effettuati tramite il superbonus del 110% istituito dal Governo. Sarà Enea, l’Agenzia nazionale che si occupa di nuove tecnologie, energia e sviluppo economico sostenibile, a gestire controlli e supervisionare pratiche per capire se quanto fatto sia regolare o meno.
In quanti potranno incorrere nei controlli? Almeno il 10% dei contribuenti che hanno richiesto il bonus passando al 100% per tutti i cittadini che hanno iniziato gli interventi di riqualificazione prima del 1° luglio 2020.
In caso di irregolarità scattano le sanzioni, dirette sia ai tecnici abilitati che hanno firmato il documento trasmesso all’ente sui requisiti dell’abitazione e poi anche al contribuente stesso per il quale verrà sospesa l’erogazione del Superbonus.
Enea si riserva di chiedere agli interessati documenti aggiuntivi per la verifica in corso e di inviare in loco un suo incaricato per un sopralluogo. Se la documentazione prodotta per la richiesta di incentivi è incompleta o mendace oppure se i sopralluoghi negli immobili dimostrano che quanto dichiarato sia del tutto diverso, iniziano i problemi.
In questi casi le penali sono alquanto salate. Per i tecnici firmatari le multe possono andare da 2mila a 15mila euro, mentre per i cittadini, beneficiari del bonus, ci sarà l’immediata interruzione del finanziamento.
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Superbonus 110%, quali sono gli interventi ammessi
Ma cosa permette di fare il Superbonus del 110%? Di ricevere un incentivo, con una detrazione Irpe/Ires del 110% sul calcolo delle spese per effettuare interventi sul proprio immobile che permettono una riqualificazione energetica o della riduzione dei rischi in zone sismiche.
Sono ammessi a finanziamento tutti gli interventi definiti “trainanti”, come isolamenti termici sugli involucri degli edifici, sostituzione o installazione degli impianti di riscaldamento, sia nelle parti comuni per i condomini che nelle case singole o plurifamiliari ed infine gli interventi antisismici.
Oltre a questi vi rientrano anche quelli “trainati”, come gli impianti solari e fotovoltaici o anche colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.
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Con questi interventi l’edificio deve, secondo le norme, migliorare la propria classe energetica, salendo di due categorie se bassa. Se già alta, invece, raggiungere la più alta. La verifica di tutto questo spetta proprio al tecnico abilitato.
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