Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, venerdì 20 novembre, ha reso noti i dati dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Pubblicato il bollettino dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute, i casi di contagio sono saliti a 1.345.767 con un incremento di 37.242 unità rispetto a ieri. Salgono anche gli attualmente positivi che risultano essere 777.176 (+15.505), così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 3.748 in totale e 36 in più di ieri. I guariti dall’inizio dell’emergenza sono 520.022 con un incremento da ieri di 21.035 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 699 decessi che hanno portato il bilancio complessivo delle vittime a 48.569.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha comunicato l’eliminazione di 3 casi dei giorni passati, in quanto giudicati non casi COVID-19. Il Friuli Venezia Giulia segnala che i nuovi casi di oggi comprendono 85 casi registrati dai laboratori privati fra il 29 ottobre e il 14 novembre.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di giovedì 19 novembre
Nella giornata di ieri il Ministero della Salute ha comunicato che le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano salite a 1.308.528. Salivano anche gli attualmente positivi che ammontavano a 761.671, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 3.712 in totale. Le persone guarite erano 498.987. Si aggravava ancora il bilancio delle vittime in Italia che portava il totale a 47.870.
La Regione Friuli Venezia Giulia, si leggeva nelle note, comunicava che i nuovi casi includevano 196 positività comprese nel periodo dal 28 ottobre al 15 novembre. Il Piemonte segnalava che il numero di tamponi odierno era sensibilmente superiore alla media giornaliera di tamponi effettuati in regione perché includeva il caricamento di una quota di dati relativa agli screening effettuati nei giorni scorsi all’interno delle RSA.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 19 novembre: i numeri dell’epidemia in Italia
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 18 novembre
Stando al bollettino divulgato nella giornata di mercoledì dal Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 1.272.352. In aumento anche gli attualmente positivi che ammontavano a 743.168, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 3.670 in totale. I guariti salivano a 481.967. Il bilancio complessivo delle vittime saliva a 47.217.
La Regione Friuli Venezia Giulia, si leggeva nelle note, comunicava che nei dati di mercoledì erano inclusi 54 casi positivi censiti dal 28 ottobre al 12 novembre. L’Emilia Romagna eliminava 2 casi in quanto giudicati non casi Covid-19. Infine la Calabria segnalava che il numero dei tamponi comprendeva anche tamponi eseguiti nei giorni precedenti e processati fuori regione.
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Torino, negazionisti rincorrono e aggrediscono infermieri sull’ambulanza
Episodi come quello accaduto a Torino, in un Paese civile non dovrebbero accadere. Mentre il Covid-19 continua ad imperversare tra la popolazione ed a mietere vittime, c’è chi crede che questo virus non esista e che sia tutta un’invenzione. Nel capoluogo piemontese, questo convincimento, è sfociata lo scorso 8 novembre in un atto condannato dall’intera comunità. Una coppia avrebbe seguito un’ambulanza ed avrebbe aggredito il personale sanitario che si trovava a bordo. Quest’ultimo è stato costretto a chiamare le Forze dell’Ordine i quali hanno provveduto a denunciare la coppia per interruzione di Pubblico Servizio.
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Covid-19, pandemia e lockdown hanno influito sul sonno degli italiani
Il lockdown imposto dal Governo per limitare la diffusione del contagio durante la prima ondata dell’epidemia da Covid-19 ha cambiato il sonno di molti italiani. A dimostrarlo uno studio condotto dall’Università di Parma e pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology. L’analisi, coordinata dal professor Christian Franceschini, docente di Teorie e tecniche di psicologia clinica al Dipartimento di Medicina e Chirurgia, è stato svolto all’interno del Progetto “Resilience and the COVID-19: How to react to perceived stress. Effects on sleep quality and diurnal behavior / thoughts“.
Gli esperti hanno analizzato un campione di più di 6mila soggetti, di età compresa tra i 18 e gli 82 anni, che hanno compilato dei questionari sulla qualità del sonno e i livelli di stress dopo l’introduzione delle misure restrittive. Dai dati è emerso che più della metà del campione, come riporta l’Agi, il 55,3%, ha subito una riduzione della qualità del sonno ed una sostanziale modifica delle proprie abitudini. Questa porzione del campione ha spiegato di andare a letto prima o dopo rispetto al solito e dormirebbero di più durante il giorno. La relazione è bidirezionale con i livelli di stress che sono aumentati andando ad incidere sulla qualità del sonno. Circa un terzo delle persone hanno mostrato livelli di ansia, stress e depressione compresi nel range tra moderati e severi.
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A loro volta, stando a quanto riporta l’Agi, le variazioni del sonno hanno contribuito ad un peggioramento del benessere mentale del soggetto stesso.
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